Cultura e Spettacoli
Venerdì 10 maggio: Omaggio a Gaetano Kanizsa
Nella seconda giornata di Rose Libri Musica Vino a Trieste spazio al paesaggio con l’architetta Ana Kučan e all’esperienza visionaria di Adriano Olivetti, a cui partecipò anche Kanizsa; in scena un gioco di specchi prodotto e proposto da Hangar Teatri.
La seconda giornata della XIII edizione di Rose Libri Musica Vino, la rassegna promossa dalla cooperativa sociale Agricola Monte San Pantaleone e dall’Università degli Studi di Trieste, che si tiene tutti i venerdì di maggio nel roseto del Parco di San Giovanni, è in programma venerdì 10 maggio e sarà dedicata a Gaetano Kanizsa.
Scienziato e artista, allievo di Cesare Musatti, Kanizsa è una delle quattro personalità scelte per celebrare il centenario dell’ateneo giuliano: a lui si deve la fondazione dell’Istituto di Psicologia dell’Università di Trieste. Tra le cose che fece prima di tornare a Trieste come titolare della cattedra di Psicologia c’è un’esperienza al Laboratorio di Psicologia della Olivetti di Ivrea, dove rimase fino al 1947. Lui e altri intellettuali furono chiamati nella convinzione che potessero dare un apporto utile al mondo industriale, pur provenendo da una cultura non aziendale. Per approfondire questo aspetto meno conosciuto della sua biografia, il libro protagonista della giornata sarà “Umanesimo e tecnologia. Il laboratorio Olivetti” (Quodlibet, 2021): alle
L’omaggio a Kanizsa continua alle
Il racconto del vino lascerà poi il palco a Hangar Teatri, che alle
Kanizsa, psicologo, professore e artista della percezione, ci suggerisce che per la nostra tendenza organizzativa innata non riusciamo a percepire una figura senza uno sfondo: è per questo che per “vedere” davvero abbiamo bisogno di un contrasto, di qualcosa d’altro che sia alle spalle della figura stessa. L’idea di Kanizsa diventa così un gioco teatrale: per vedere noi stessi abbiamo bisogno dell’altro, di qualcuno diverso da noi, che sia contemporaneamente la risposta e la domanda, ed ecco che nasce un dialogo, illusorio e inventato, tra Kanizsa e il suo Maestro. In un gioco di specchi che si riflettono il professore è nello stesso tempo allievo, e il vero allievo si incontra solo alla fine, quando il gioco percettivo è svelato.
Anche venerdì 10 la giornata comincerà con una passeggiata: appuntamento alle
Confermata infine anche quest’anno l’attenzione ai più piccoli dai 5 ai 12 anni, per i quali Mini-Mu propone alle
In caso di maltempo gli incontri si terranno al Teatro Franca e Franco Basaglia.