Spettacoli
Veni Spes Mundi: i canti rinascimentali della Natività
Mercoledì 20 dicembre alle 20.45 nel Duomo di San Marco a Pordenone, ultimo appuntamento del Festival Internazionale di Musica Sacra, che si conclude con un forte messaggio di speranza
Un’esortazione forte e luminosa, accorata come le note che ci hanno consegnato i Maestri Rinascimentali, suggestiva come la notte unica e speciale della Natività, che ci apprestiamo a celebrare: “Veni spes mundi” è il titolo del concerto conclusivo della 32^ edizione del Festival internazionale di Musica Sacra di Pordenone, ed è anche una prefigurazione di quella “speranza” che ha scandito il cartellone 2023 e che alberga, quest’anno con particolare intensità, nel cuore dei cittadini del mondo. Mercoledì 20 dicembre, alle 20.45 nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, riflettori su
Il Natale segna la rinascita del Sole dalle tenebre nell’eterno ciclo della vita, simbolo di speranza e di rinnovamento. Nella seconda metà del Sec. XVI e nel secolo successivo la musica dedicata alla Natività visse una stagione d’oro: uscì dalle chiese, entrò nelle case della nobiltà e percorse le strade dei quartieri popolari per celebrare un rituale che, allora come oggi, simbolicamente, chiude un ciclo annuale e inaugura quello successivo. Le musiche degli zampognari, i canti, i suoni di flauti, liuti e chitarre per l’occasione acquisiscono un potere magico, poiché uniscono, rievocano, consolano, tramandano usi e costumi e a loro è affidata la festa, la partecipazione corale alla nascita del Verbo. Nel Rinascimento la tradizione cristiana si intreccia con quella contadina e, sia in ambito colto che popolare, l’attenzione all’Avvento e alla Natività è altissimo e culmina in quella notte che affascinò poeti, musici, pittori e uomini di scienza. Avvalendosi di strumenti d’epoca e forti dello studio delle fonti dirette e di indagini storiche, organologiche ed iconografiche, i musicisti de La Rossignol propongono alcune fra le pagine più belle e vive di quel tempo. Dal 1987 il gruppo svolge una intensa attività artistica, in Italia, Svizzera, Francia, Germania, Israele, Tunisia, Algeria, Egitto, Russia, Grecia, India, Cina, Giappone, Romania, Cipro, Spagna, Siria, Libano, Marocco, Slovenia, Ungheria, Bulgaria, Malta, Turchia, Pakistan, Austria, Polonia, Brasile, Albania, Taiwan, Messico, Città del Vaticano, Australia, Kenya, Slovenia, Croazia, Svezia, Colombia, Bolivia, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Scandinavia, Kazakistan, Venezuela, USA, Arabia Saudita, Paraguay, Belgio, Indonesia, Vietnam, Bahrein, Rep. Ceca, Myanmar con concerti e spettacoli in sale e teatri di grande prestigio. Chiamato a far parte del CID (Conseil International de la Danse), all’attivo ha inoltre collaborazioni con RAI, MEDIASET, TSI e con il cinema (tra cui “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi e “Romeo & Juliet” di Carlo Carlei), consulenze e direzioni artistiche, corsi di formazione e aggiornamento docenti e la realizzazione di musiche per spettacoli teatrali. Ha inciso oltre 20 CD dedicati alla musica antica.
