Cultura e Spettacoli
Ritornati in biblioteca i libri restaurati
I volumi preziosi erano stati rovinati dall’acqua e del fango durante la tragica alluvione che ha colpito Forlì, ed erano stati recuperati grazie all’intervento anche dei volontari pordenonesi della Protezione Civile regionale del Fvg. I primi frutti del lavoro di restauro sono stati presentati domenica sera dal vescovo di Forlì, il pordenonese mons. Livio Corazza
Sono tornati a casa, restaurati, i primi volumi recuperati a seguito della disastrosa alluvione che ha colpito Forlì e il territorio della Romagna solo pochi mesi fa.
Hanno collaborato al loro recupero i volontari delle squadre di Protezione civile esperti in patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia che, per settimane, sono stati impegnati nel salvare dal fango migliaia di volumi alcuni patrimonio culturale del seminario vescovile di Forlì.
I volontari coinvolti per questa specifica attività sono stati 45, provenienti da 21 comuni del Friuli Venezia Giulia, che hanno donato l’equivalente di 202 giornate/uomo lavorative, dal 24 maggio all’8 luglio 2023.
Ieri sera, domenica 22 ottobre 2023, una rappresentanza della Protezione Civile della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia è stata invitata, e ha raggiunto Forlì, in occasione della presentazione di una mostra dedicata proprio a questi volumi salvati dal fango.
A loro è andato il ringraziamento delle autorità locali per la meritoria opera svolta non solo a favore delle famiglie rimaste senza casa e per la tutela del territorio, ma anche per questa specifica attività che richiede un’alta formazione.
Il grazie in primis dal vescovo, monsignor Livio Corazza.
Presenti all’evento i referenti della Soprintendenza e i funzionari dei Beni culturali, il comandante provinciale dei vigili del fuoco, i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale (Tpc).
“L’alta specializzazione raggiunta dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia ha permesso, anche in questo ennesimo teatro di emergenza, di prestare la sua opera in maniera puntuale, garantendo la salvaguardia del patrimonio culturale di un territorio colpito da calamità naturale. Sono stati letteralmente recuperati dal fango migliaia di volumi di particolare pregio, molti dei quali rari, patrimonio culturale, anche del 1500 e del 1600. Il dovere, la responsabilità e il compito più alto che ci spettano, è fare in modo che questa straordinaria esperienza continui nel tempo, trasmettendo i valori che incarna la Protezione civile nel nostro Friuli Venezia Giulia e nell’intero paese, dove rappresenta una delle punte più avanzate del Sistema. Un esempio importante da consegnare alle nuove generazioni” osserva l’assessore regionale con delega alla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.
Tredici le colonne mobili di Protezione civile partite dal Friuli Venezia Giulia per aiutare le comunità colpite dalla calamità in Romagna; i volontari hanno donato complessivamente 1600 giornate/uomo.