Inaugurato il nuovo museo permanente del fumetto al Paff

Un viaggio nella storia del fumetto con tavole originali. Taglio del nastro questa mattina al Paff International Museum of Comics di Pordenone con la benedizione del vescovo Pellegrini "nella cultura si radica la nostra storia e le nostre tradizioni"

“È nella cultura che si radica la nostra storia e le nostre tradizioni, preghiamo per chi attraverso le immagini è in grado di arricchire la propria e l’altrui vita” sono le parole con cui il vescovo Giuseppe Pellegrini questa mattina ha portato un saluto prima di benedire il nuovo museo permanente del fumetto allestito al primo piano di Villa Galvani all’interno del Paff International Museum of Comics. Al taglio del nastro – ha cui hanno partecipato i vertici delle Istituzioni civili, militari e religiose del territorio – sono intervenuti Luca Raffaelli curatore del museo e Giulio De Vita direttore artistico del Paff.

“Pur avendo girato i maggiori musei e centri culturali del mondo un progetto di questo portata è inedito – ha ricordato Raffaelli, critico specializzato nell’arte del fumetto di rilievo internazionale tra i maggiori esperti italiani – Abbiamo voluto creare un museo in cui i visitatori siano attivi, così come lo è il lettore di fumetti”. “Un risultato a cui siamo  giunti grazie alla collaborazione delle Istituzioni e allo spirito civico di tanti professionisti della città” ha aggiunto De Vita.

A sottolineare il significato di questa nuova apertura sono stati il sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani che ha ricordato la “grande scommessa che poggiava su gambe solide, fin da subito del Paff. Pordenone non ha velleità ma ha la fortuna di contenere tanti motori che pulsano energia culturale, senza competizione. Il Paff in questo contesto è una centrale culturale e sarà fondamentale nella candidatura di Pordenone a capitale della cultura nel 2026”. Plauso confermato anche dall’assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli “Cinque anni fa il Palazzo Arti e Fumetto Friuli (Paff!) è stato tra i primissimi contenitori multiculturali che la Regione ha riconosciuto come tali. E i risultati sono stati sorprendenti perché il Paff! di Pordenone ha dimostrato, non mollando l’impegno nemmeno in pandemia, di essere trainante a livello regionale anche per altre realtà culturali. Si è subito capito che abbracciando e condividendo esperienze con altri, lontano dall’ombra dei campanili, i risultati che si raggiungono sono sempre migliori. A dimostrarlo è oggi il riconoscimento di museo internazionale, la prima realtà museale in Italia nell’ambito del fumetto” ha commentato l’assessora.

La collezione permanente prende avvio da una rivisitazione (di Davide Toffolo) di Yellow Kid (il personaggio che uscì negli Usa primissimi supplementi domenicali a colori) per raccontare il fumetto prima del fumetto. Nelle successive sale attraverso i diversi formati si attraversano le tappe fondamentali del fumetto, attraverso un allestimento multimediale e interattivo (con cassetti verticali e orizzontali, monitor, documentari), per ammirare circa duecento tavole originali dei più famosi fumettisti di tutti i tempi e oltre 500 fra schizzi, fogli di sceneggiatura, pubblicazioni storiche rare, scenografie e filmati legati al fumetto provenienti da tutto il mondo tramiti acquisti, prestiti e donazioni.

Il Paff ha recentemente ottenuto anche il patrocinio del ministero della Cultura, oltre al media partneship della Rai Fvg.