Diocesi
Domenica 7 settembre: tre nuovi diaconi. Alle 15.30 in San Marco, Pordenone
 
				Siamo pieni di gioia e di speranza per Matteo, Michael e Davide, riceveranno il sacramento dell’Ordine nel grado del diaconato.
Hanno vissuto tanti hanno di seminario, li abbiamo accompagnati nel cammino di discernimento e di crescita e ora prendono una scelta definitiva per la loro vita.
Il ministero ordinato che riceveranno si struttura seguendo i tria munera (profetico, sacerdotale e regale), secondo il carisma del servizio, come indica la parola originale greca “diákonos”. I progenitori dei diaconi attuali sono i “sette” che gli apostoli scelgono per affidare loro il servizio delle mense (At 6,1-7). Tuttavia, essi annunciano anche il Vangelo di Gesù morto e risorto (Filippo) e testimoniano la loro fede fino al martirio (Stefano). Poi nella storia della Chiesa e in particolare recentemente con il Concilio Vaticano II, che ha ripristinato il diaconato permanente (Lumen Gentium 29), essi si dedicano al ministero della Parola, con l’annuncio e catechesi, come nel caso del diacono Filippo che incontra e battezza l’Eunuco; al ministero della Liturgia, con la possibilità di amministrare il battesimo, l’assistenza e la benedizione dei matrimoni, la presidenza dei funerali senza S. Messa o della Liturgia dell’Ore e l’amministrazione dei sacramentali (benedizioni varie, compresa quella Eucaristica); al ministero della Carità con la dedizione alle opere di carità e assistenza e all’animazione pastorale e socio-caritativa.
Contrariamente ai diaconi permanenti, i tre seminaristi eserciteranno il ministero diaconale per un periodo e vengono chiamati diaconi transeunti. Ma non dovranno mai dimenticare che il servizio che hanno svolto rimarrà come stile e attenzione anche nel ministero presbiterale.
Un giorno un giovane presbitero mi disse, siamo sacerdoti, ma non smettiamo di essere diaconi.
Auguriamo a Matteo, Michael e Davide di vivere con intensità e gioia questo momento di Grazia.
Nel rito di ordinazione, riceveranno lo Spirito Santo attraverso l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo, per conformarsi completamente a Cristo servo, per vivere nel celibato il completo dono di sé, per custodire e alimentare lo spirito di preghiera specie nella Liturgia delle Ore quotidiana, per vivere lo stile di servizio a Dio e ai fratelli nell’obbedienza al Vescovo.
La preghiera di ordinazione indica ciò che i diaconi sono chiamati a vivere e diventi anche la nostra preghiera per loro: “Ti supplichiamo, o Signore, effondi in loro lo Spirito Santo, che li fortifichi con i sette doni della tua grazia, perché compiano fedelmente l’opera del ministero. Siano pieni di ogni virtù: sinceri nella carità, premurosi verso i poveri e i deboli, umili nel loro servizio, retti e puri di cuore, vigilanti e fedeli nello spirito. L’esempio della loro vita, generosa e casta, sia un richiamo costante al Vangelo e susciti imitatori nel tuo popolo santo. Sostenuti dalla coscienza del bene compiuto, forti e perseveranti nella fede, siano immagine del tuo Figlio, che non venne per essere servito ma per servire, e giungano con lui alla gloria del tuo regno”.
don Marino Rossi
Rettore del Seminario
 
			