Cultura e Spettacoli
I ragazzi delle scuole e dell’Area Giovani del Cro si raccontano con Viola Ardone
L'autrice del libro Oliva Denaro sarà a Pordenonelegge venerdì alle 10 in Largo San Giorgio in un evento con gli studenti pordenonesi invitati a scrivere "una lettera a una persona speciale che ti ha sostenuto"
L’autrice di questo libro, Viola Ardone, ne ha ottenuto il titolo, Oliva Denaro, anagrammando il proprio nome.
Oliva Denaro è pure il nome della protagonista, una ragazza di quindici anni, che assume una posizione decisa di fronte al sistema di vita carico di pregiudizi che la circonda: lei lo frantuma con la determinazione del suo atteggiamento e ne crea uno nuovo grazie in particolare al sostegno del padre. Violentata a 15 anni, ha rifiutato con decisione il matrimonio riparatore.
Proprio in merito alle difficoltà delle scelte adolescenziali sono stati invitati a raccontare i propri vissuti e aspirazioni i ragazzi delle scuole superiori e dell’Area Giovani del Cro traendo appunto ispirazione dalla vicenda di Oliva: “Scrivi una lettera a una persona speciale che ti ha sostenuto”. Queste lettere saranno proposte – in presenza dell’autrice del libro – dal prof. Giuseppe Losapio dell’ISIS di Brugnera, con gli interventi di Alessandra Merighi dell’Istituto Flora e del dott. Maurizio Mascarin dell’Area Giovani.
Come ci racconta la professoressa Merighi, da una quindicina d’anni lei stessa propone ai ragazzi della sua e delle altre scuole di Pordenone un libro a inizio d’anno per trarne spunti di arricchimento e di riflessione, come è avvenuto appunto anche nel caso di “Oliva Denaro”. Questo romanzo (edito da Einaudi) è collocato nel 1970; ai ragazzi è sembrato di trovarsi nel Medioevo, considerato l’anacronismo della vicenda che tuttavia offre risvolti di attualità, spunti efficaci che consentono ai giovani di addentrarsi nel proprio vissuto e di esprimere in merito considerazioni, disagi, sogni e desideri.
Nelle lettere hanno parlato delle scelte della loro vita: scuola, amicizie, rapporti con il proprio corpo, modi di essere e di porsi nei confronti degli altri. Alcuni si sono rivolti ai genitori che li hanno sostenuti nei momenti difficili. Qua e là affiorano i momenti faticosi di due anni di pandemia che hanno accentuato conflitti, malesseri e crisi che non hanno trovato vie di espressione. Emerge soprattutto la difficoltà delle relazioni e di trovare un posto nel mondo. Alcuni ragazzi hanno espresso il vissuto della loro malattia con grande consapevolezza di sé, forza, coraggio e tanta voglia e fiducia di farcela.Sono arrivati una trentina di elaborati e ne sono stati scelti quattro da leggere da parte degli autori nel corso della presentazione il 16 settembre, alle ore 10 nello spazio di largo San Giorgio. Gli altri saranno tutti pubblicati in uno speciale opuscolo.