Cultura e Spettacoli
Toni Capuozzo a Pordenonelegge con “Balcania”
L'inviato di guerra "nessuno avrebbe mai immaginato un altro conflitto in Europa". Capuozzo racconterà il suo ultimo libro giovedì 15 settembre, presentato da Giovanni Santarossa
Giovedì 15 settembre ore 17 presso il Capitol incontro con Toni Capuozzo autore di Balcania, edito da Biblioteca dell’Immagine. Presenta Giovanni Santarossa. Sarà la prima delle tre presentazioni curate a Pordenonelegge da Biblioteca dell’Immagine.Balcania uscito a marzo 2022, è giunto alla terza edizione. Toni Capuozzo è notissimo giornalista di guerra, ma non vuole essere definito tale, in realtà nel suo scrivere di conflitti scava tra storie di popoli, vicini e lontani. Più volte presente nel nostro territorio, ha seguito numerosi conflitti del secondo Novecento con passione e condivisione delle tante sofferenze dei popoli in guerra. Solo nella recente guerra Russo Ucraina non è stato sul campo, ma ha commentato in video gli eventi. In precedenza Capuozzo ha seguito la guerra dei Balcani, poi quella in Afghanistan.
Ai Balcani ha dedicato questo volume. Avrebbe voluto chiamare il testo “Hotel Balkan” dal nome dell’albergo dove il giornalista stava a Belgrado nel marzo 1991, ma Balkan era anche il nome di un albergo triestino, “appartenente alla minoranza slovena, dato alle fiamme nell’estate del 1920 dagli squadristi fascisti”. Questo è Capuozzo che scava nella storia dei popoli e chiama questo libro Balcania perché “ha un’assonanza con Italia” e non vuole fare riferimenti lontani dalla guerra che sta scrivendo a trent’anni di distanza. Guerra “a un’ora di aereo da casa”, tra popoli conosciuti, guerra che abbiamo seguito con dolore condiviso e con passione, perché molti nostri connazionali militari e volontari, per esempio la CRI, sono stati sul campo per portare aiuti. Guerra scoppiata alla morte del generale Tito: “Il dittatore che è stato a lungo il coperchio della pentola a pressione dell’ex Jugoslavia”.
La guerra nei Balcani ha coinvolto popolazioni a noi vicine, che già lo erano state nelle guerre otto/novecentesche quando l’Austria dominava. Bosnia, Erzegovina, Cossovo, Albania religioni cattolica, ortodossa, mussulmana, popoli quasi fratelli in guerra tra loro, che Capuozzo descrive a trent’anni di distanza, narrando i civili martoriati, le città distrutte, per tutte Sarajevo e Srebrenica. Inserisce nel volume articoli di giornale, scritti dal suo volume Il giorno dopo la guerra (Feltrinelli 1996).
Capuozzo ha scritto della guerra dei Balcani trent’anni dopo nella convinzione che le immagini televisive ci stordiscono, mentre abbiamo bisogno di leggere sulle guerre per riflettere anche perché “Nessuno avrebbe immaginato un’altra guerra europea. Balcania è un libro per capire l’oggi: perché la storia torna sempre sui propri passi e le ferite delle guerre non passano mai…”.