Donne ricercatrici, creative e dive di ieri e oggi

Quattro ritratti per ricordare il genio femminile raccontati in tre appuntamenti a Pordenonelegge, giovedì 15 e venerdì 16 settembre: Margheruta Hack, Francesca Bertini, Rosalind Franklin, Gae Aulenti

Donne che hanno fatto la storia della contemporaneità nel campo delle arti e delle scienze, le cui vite – appassionanti più che un romanzo – saranno raccontate a Pordenonelegge: la signora degli astri Margherita Hack, la chimica e “fotografa” del Dna Rosalind Franklin, la regina del cinema muto italiano che ha cambiato il significato della parola “diva” Francesca Bertini, la donna che ha lasciato il segno nell’architettura del Novecento Gae Aulenti.

A cent’anni dalla nascita di Margherita Hack, è uscito a giugno il libro Nata in via delle Centostelle (Mondadori, con illustrazioni di Marianna Balducci) dello scrittore e divulgatore Federico Taddia (già premiato con l’Andersen per la divulgazione scientifica), che con l’astrofisica aveva scritto due libri e un programma televisivo. Nata in via Centostelle a Firenze, Margherita Hack è diventata astrofisica di fama mondiale, prima donna a dirigere l’Osservatorio Astronomico di Trieste. La sua vita luminosa e le galassie che l’hanno appassionata, vengono raccontati nel libro che Taddia presenta giovedì 15 settembre (seconda giornata di festival) alle 11.30 allo Spazio Gabelli in un appuntamento rivolto ai ragazzi delle scuole medie. Federico Taddia collabora con “Topolino”, “Radio24” e “La Stampa”.

Le vite di due donne antesignane che hanno per sempre modificato la storia della cultura e della scienza, viene raccontata in altrettanti romanzi che verranno accostati nell’incontro “La diva e la scienziata”, sempre giovedì, alle 21 nell’Auditorium della Regione. A parlarne, moderate dalla giornalista Anna Vallerugo, saranno Paola Cadelli e Flaminia Marinaro che porranno a confronto due grandi donne che hanno avuto successo in un mondo comunque dominato dagli uomini. La prima fu Francesca Bertini nome d’arte di Elena Seracini Vitiello, attrice teatrale e cinematografica, definita la regina incontrastata del Muto italiano negli anni Dieci e nel Primo dopoguerra. Una donna il cui mito e fascino si sono propagati per decenni, raccontata nel libro L’ultima diva in uscita per Fazi il 16 settembre e scritto dalla giornalista e conduttrice radiofonica Flaminia Marinaro. A lavorare in un mondo maschile fu Rosalind Franklin, la chimica e cristallografa a raggi X il cui lavoro fu fondamentale per comprendere la struttura di DNA e RNA, rimasta in secondo piano ancillare rispetto ai premi Nobel James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins per la risoluzione della struttura del DNA, che invece poterono elaborare il modello chimico della molecola proprio dal lavoro della Franklin. A raccontarne la storia è il romanzo di Paola Cadelli Rosalind Franklin. Ho fotografato il DNA uscito lo scorso maggio per i tipi di Morellini.

Venerdì alle 17 nell’Auditorium Largo San Giorgio sarà Annarita Briganti intervistata da Oscar D’Agostino a presentare il suo saggio Gae Aulenti. Riflessioni e pensieri sull’Architetto Geniale in uscita il 20 settembre per Cairo. Tra le poche donne del suo tempo laureate al Politecnico di Milano (è nata nel 1927), Gae Aulenti è un esempio luminoso e poco noto di come sia possibile realizzarsi senza perdere mai la voglia di amare, avere una famiglia, esplorare, creare. Un viaggio attraverso la grande architettura che ci ha lasciato. A raccontarla sarà Briganti, giornalista, scrittrice e opinionista, autrice di romanzi e saggi dedicati uno ad Alda Merini e uno a Coco Chanel.