Pordenone: il teatro comunale Verdi ha presentato la nuova stagione, quella del Centenario

Con una serata-evento nel segno della musica sarà festeggiato lunedì 26 settembre il centenario con un concerto inaugurale fuori abbonamento, una grande festa collettiva che vedrà salire sul palco la Gustav Mahler Chamber Orchestra, diretta dal Maestro norvegese Leif Ove Andsnes anche pianista solista. 

Esserci! Il Teatro Verdi di Pordenone celebra i cent’anni

Presentata la stagione Musica Prosa e Danza 2022/2023: tra gli appuntamenti, la nuova commissione al compositore Gervasoni, la cantata In nomine Pier Paolo Pasolini. Tanti i grandi eventi per il centenario, nel segno di Mozart e con il celeberrimo mimo Slava Polunin. E ancora, grandi protagonisti della prosa e del teatro, come la pianista Maria João Pires

   

 

Esserci! Non solo un proposito ma anche un invito: è quello che il Teatro Verdi di Pordenone rivolge a pubblico e affezionati per la stagione 2022/2023, nell’anno del centenario della nascita del Teatro nell’attuale sito.

“Il Teatro è luogo di elezione di ogni espressione culturale germinata o che ha trovato ospitalità a Pordenone, quest’anno compie i suoi primi cent’anni di giovinezza” ha sottolineato Giovanni Lessio presidente del Verdi in occasione della presentazione del nuovo cartellone.

Un traguardo così importante sarà festeggiato con 40 appuntamenti per un totale di 55 repliche complessive per adulti, giovani e giovanissimi, tra prime assolute ed esclusive regionali, distribuiti fra il 13 settembre 2022 e il 26 maggio 2023. Sarà un cartellone teatrale di grandi classici e nuove scritture firmato dalla nuova consulente Prosa Claudia Cannella e di grande musica a cura del consulente musicale Maurizio Baglini.

 

IL CENTENARIO

Con una serata-evento nel segno della musica sarà festeggiato lunedì 26 settembre il centenario con un concerto inaugurale fuori abbonamento, una grande festa collettiva che vedrà salire sul palco la Gustav Mahler Chamber Orchestra, diretta dal Maestro norvegese Leif Ove Andsnes anche pianista solista. Insieme proporranno i due concerti per pianoforte esecutivamente i più impegnativi tra quelli composti da Mozart, intrecciati con una delle più celebri sinfonie dello stesso periodo: il K482 e il K 491, a cui farà da perno la Sinfonia detta Praga K 504.

Mozart farà da filo conduttore con tre concerti monografici in programma: oltre a quello inaugurale, ci sarà il concerto del 15 dicembre per la nuova edizione del Premio Pordenone Musica con l’Orchestra della Fondazione Teatro Verdi di Trieste e i giovani talenti della lirica della Fondazione Tito Gobbi, il 18 aprile quello della celebre Camerata Salzburg che accompagnerà la violinista Janine Jansen e il suo Stradivari.

In continuità con gli eventi celebrativi del centenario, arriverà a Pordenone lo spettacolo culto del prodigioso artista Slava Polunin, grande mimo e clown di origine russa, considerato un vero poeta del pensiero e del gesto, in cartellone da mercoledì 26 a sabato 29 ottobre con il suo noto Slava’s Snowshowche a trent’anni dal debutto continua ad incantare il pubblico di tutte le età.

 

PROSA

Tra i grandi eventi proposti in stagione anche le magie dei Mummenschanz in programma a febbraio. Un cartellone, quello della prosa, che sarà trasversale a diversi generi e differenti generazioni di artisti, in equilibrio tra classico e contemporaneo esplorando la commedia, il dramma, la tragedia, fino al teatro di impegno civile e il quello d’intrattenimento. A vedersela con la tradizione sono Valter Malosti con I due gemelli veneziani – rilettura noir della commedia goldoniana proposto in esclusiva regionale – e Ferdinando Bruni con Francesco Frongia del Teatro dell’Elfo di Milano, che portano a Pordenone in esclusiva per il Nordest il loro Edipo re attraverso le sue riscritture nei secoli (da Sofocle a Kae Tempest), con la complicità dei costumi-sculture di Antonio Marras.

A loro si aggiungono Leonardo Lidi, trentenne star della regia italiana, che affronta Il gabbiano di Cechov, e Arturo Cirillo con il suo Cyrano de Bergerac, ancora in esclusiva regionale. Il sogno americano che mostra le sue crepe, è al centro di due grandi classici contemporanei, scritti a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Antonio Latella firma una magistrale regia per Chi ha paura di Virginia Woolf?, gioco al massacro fra due coppie borghesi di Edward Albee con un’acclamata Sonia Bergamasco, mentre Massimo Popolizio è regista e protagonista del dramma di Arthur Miller Uno sguardo dal ponte ambientato in una comunità di immigrati siciliani a Brooklyn.

Certamente più recente – ma ormai un classico con i suoi quasi trent’anni di vita – è Oylem Goylem di Moni Ovadia, straordinario cabaret yiddish con musiche klezmer per celebrare la Giornata della Memoria. E alle soglie dei trent’anni è anche la magnifica commedia di Remo Binosi, L’attesa, messa in scena da Michela Cescon, con Anna Foglietta e Paola Minaccioni. Da segnalare in chiusura di Stagione, il 5 e 6 maggio, lo spettacolo scritto e diretto da Claudio Tolcachir, quarantenne autore-regista argentino, Edificio 3, nell’edizione italiana prodotta dal Piccolo Teatro di Milano che approda al Verdi in esclusiva regionale.

Spicca quest’anno anche il percorso “Nuove Scritture”, uno spazio che si apre su temi del presente, con un’attenzione particolare, all’universo artistico femminile. È firmata da Serena Sinigaglia la regia di Utøya – in programma il 17 ottobre – intensa partitura a sei voci per due attori scritta da Edoardo Erba sulla strage compiuta sull’isola norvegese da Anders Behring Breivik nel 2011 (con Arianna Scommegna e Mattia Fabris). In Dentro. Una storia vera, se volete, l’attrice, autrice e regista Giuliana Musso affronta la storia lacerante di un abuso intrafamiliare. A una grande interprete, Francesca Mazza, è poi affidato il ruolo di Faust nell’acuta e irriverente riscrittura de La tragica storia del dottor Faust di Chistopher Marlowe realizzata dal giovane e talentuoso regista Giovanni Ortoleva. Con altrettanta irriverenza, Beatrice Schiros racconta la quotidianità di una cinquantenne in guerra con la vita in Stupida Show!, monologo scritto a misura da Gabriele Di Luca di Carrozzeria Orfeo. Chiude la sezione “Nuove Scritture” Ermanna Montanari, protagonista, con la sua voce magmatica, di Madre, poemetto di Marco Martinelli. L’apertura ufficiale del cartellone teatrale sarà affidata giovedì 15 settembre allo spettacolo proposto nell’ambito e in collaborazione con l’imminente 23.ma edizione di Pordenonelegge, La Molli. Protagonista e co-autrice con Gabriele Vacis, di questo “Divertimento alle spalle di Joyce”, una magnifica interprete dalle mille sfumature espressive, l’attrice Arianna Scommegna.

 

GERVASONI PER PASOLINI

Punta di diamante della programmazione autunnale è la prima mondiale il 17 novembre della cantata In nomine PPP, di Stefano Gervasoni in omaggio a Pier Paolo Pasolini: un prestigioso evento a cura di Roberto Calabretto per celebrare e ricordare il poeta di Casarsa con un compositore ai vertici del successo della musica di oggi nelle più prestigiose istituzioni internazionali. Si tratta di un progetto originale: l’opera, per otto voci e sedici musicisti, si compone di elementi di musica elettronica, voci, contributi multimediali e proiezioni video.

 

MUSICA

Sarà uno sguardo al XX e XXI secolo, il concerto del 13 ottobre dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Tito Ceccherini con Maurizio Baglini al pianoforte (musiche di Filidei, Stravinsky e Shostakovic). In continuità con il “Progetto Montagna” avviato in collaborazione con il CAI di Pordenone, dopo il concerto previsto a Spilimbergo l’11 dicembre sarà celebrata la “Giornata internazionale della montagna” con un appuntamento sinfonico: Vadim Repin, fra i più acclamati violinisti del mondo, sarà solista in un concerto di Max Bruch con l’Orchestra Beethoven Philharmonie diretta da Thomas Rosner. Proporrannola Sinfonia Pastorale di Beethoven, simbolo universale del rapporto fra la musica e il nostro ecosistema.

Il nuovo anno musicale del Verdi si aprirà il 14 gennaio all’insegna della festa: il Danubio e le atmosfere della Mitteleuropa rivivranno con le Danze ungheresi di Brahms e le musiche degli Strauss con il virtuoso del Cymbalon Jeno Lisztes, con la Pannon Philarmonic diretta da Tibor Boganyi. A febbraio un capolavoro della musica sacra, il Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, con Coro e Orchestra Musica Antiqua Costanzo Porta diretti da Antonio Greco. Attesa a marzo la leggendaria pianista Maria João Pires con il Quintetto dei Virtuosi Italiani.

 

LIRICA E DANZA

Torna a Pordenone, a chiusura del cartellone musicale, anche la grande lirica: il 26 maggio in scena l’Otello di Giuseppe Verdi in un allestimento della Fondazione Giuseppe Verdi di Trieste. Spazio sul palcoscenico pordenonese anche per la Danza con tre spettacoli d’eccezione: Shine! Pink Floyd Moonultimo lavoro del grande Micha van Hoecke, La Pastoraledel Malandain Ballet Biarritz, collegamento tanto esplicito quanto dovuto al rapporto fra il Teatro e la Natura, seguito da A Night with Sergio Bernal, coreografia che unisce flamenco, atmosfere gitane e danza classica, portata in scena da quello che unanimemente è considerato il migliore ballerino spagnolo del momento.

 

CAMPAGNA ABBONAMENTI

Quest’anno gli abbonati alla Stagione 2019/2020 potranno riconfermare il loro posto (stesso tipo abbonamento). Le conferme potranno essere fatte a partire da mercoledì 31 agosto fino al 22 settembre. Si proseguirà dal 24 settembre con i cambi abbonamenti (prelazione per gli abbonati) quindi i nuovi abbonamenti Musica e Danza e dal primo ottobre i nuovi abbonamenti Prosa.