Cultura e Spettacoli
Riccardo Pes: in due concerti a Zuglio (sabato 13 agosto) e nel Castello di Solimbergo (martedì 16)
Saranno l’occasione per ascoltare Qubit, l’album del violoncellista e compositore spilimberghese Riccardo Pes, pubblicato da Irene Musical Label e Casa Musicale Sonzogno. L’autore ne parlerà giovedì 11 agosto sera in diretta a Rai Radio 3 Suite
Un violoncello tra i corpi celesti, dalle frequenze radiofoniche di Radio Tre Suite di Rai Radio Tre, all’esibizione dal vivo nei due concerti che si terranno nell’osservatorio di Zuglio (sabato 13 agosto) e nel Castello di Solimbergo (martedì 16).
Saranno l’occasione per ascoltare Qubit, l’album del violoncellista e compositore spilimberghese Riccardo Pes, pubblicato da Irene Musical Label e Casa Musicale Sonzogno.
L’autore ne parlerà giovedì 11 agosto sera in diretta a Rai Radio 3 Suite, quando verranno anche trasmessi alcuni brani, nel programma curato e condotto da Guido Barbieri.
L’album si muove nel rapporto tra musica e fisica: “La Fisica muove qualcosa di profondo e queste emozioni mi hanno spinto ad immaginare musiche che ho voluto raccogliere in questo mio ultimo lavoro” spiega il musicista.
Il disco sarà presentato ed eseguito anche in due concerti: sabato 13 agosto alle 20:30 nell’Osservatorio Astronomico ‘La Polse di Cougnes’ di Zuglio; martedì 16 Agosto alle 20 nel Castello di Solimbergo a Sequals.
Riccardo Pes è violoncellista e compositore friulano, laureato con il massimo dei voti al Royal College of Music di Londra e all’ Accademia Santa Cecilia di Roma; è un appassionato di scienza e ha già collaborato con la scienziata Margherita Hack e con l’Università di Göteborg in Svezia, dove ha partecipato a un simposio di scienziati ed artisti.
QUBIT è una raccolta di 11 tracce ispirate al Cosmo, all’Astrofisica e ai viaggi spaziali.
Nella serata di Zuglio ci sarà anche l’intervento dell’importante fisico e ricercatore, Fabrizio Coccetti, attualmente impegnato all’Istituto Fermi di Roma in via Panisperna e precedentemente al CERN di Ginevra. Al termine dell’incontro ci sarà la possibilità di visitare l’Osservatorio accompagnati dal Gruppo Astronomico (per informazioni e prenotazioni, contattare astropolse@gmail.com o il numero telefonico 320/3008413).
Non meno ricco di fascino sarà il concerto di martedì 16 nell’imponente fortezza di Sequals, la cui storia risale al XII secolo, posizionata su una collina a guardia di un importante guado del fiume Meduna. L’appuntamento rientra nel calendario estivo del Comune di Sequals, è un primo passo verso la valorizzazione di questo sito archeologico. L’ingresso è libero con ritrovo alle 19.15 nel parcheggio in via Vecchia. (Si consigliano scarpe comode. La prenotazione è consigliata al numero 329/8477341 o alla mail associazioneblanc@gmail.com).
QUBIT sono undici tracce: Atomos, Higgs Boson, Silenzio Cosmico, Dark Matter, The Resonance, Qubit, Bach #1, Planets, Supermoon, Shooting Star, Voyager-Cavatina.
Il nome del disco si rifà al quantum bit su cui verranno costruiti i futuri computer quantistici. “È un titolo che evoca la Scienza, la Fisica e le nuove tecnologie. Per questo mi è sembrato che potesse essere una sintesi dei contenuti dell’album che sfrutta anche recenti tecnologie per la sua realizzazione, come la loop-station” spiega Riccardo Pes.
“Osservando le galassie e la loro rotazione, gli scienziati hanno notato un comportamento anomalo dei corpi celesti spiegabile soltanto con la teoria della Materia Oscura, ovvero una materia che non emette radiazioni ma che dovrebbe costituire quasi il 90% della massa presente. Da quest’idea di spirale galattica prende ispirazione il brano che richiama il senso di una rotazione infinita, allargando via via le sue voci fino a creare delle armonie dense e di carattere cromatico. La ritmica evoca il tempo, il suo scorrere e il senso dell’evoluzione” racconta il compositore presentando il brano “Dark Matter”.
La formazione classica di Riccardo Pes emerge anche nei brani che omaggiano Bach e Beethoven, rispettivamente “Prelude 1” e “Voyager-Cavatina”. “La matematica è il linguaggio della Fisica e dell’Astrofisica. Il Prelude 1 rende omaggio al Preludio dalla Suite n.1 di J.S.Bach, il grande architetto della musica occidentale” conclude il compositore e violoncellista.