A Pordenone arriva Icaro, doppia replica il 4 e il 5 maggio al teatro comunale

Approda in esclusiva regionale, e per il Nordest, al Teatro Verdi di Pordenone con una doppia replica, il 4 e 5  (ore 20.30), l’artista svizzero Daniele Finzi Pasca, che si muove contemporaneamente in tre mondi: quello della regia teatrale, delle arti della scena e della clowneria.

Attore, regista e coreografo, noto a livello internazionale per il suo teatro dal linguaggio sublime, il “teatro della carezza”, approda in esclusiva regionale, e per il Nordest, al Teatro Verdi di Pordenone con una doppia replica, il 4 e 5 maggio (ore 20.30), l’artista svizzero Daniele Finzi Pasca, che si muove contemporaneamente in tre mondi: quello della regia teatrale, delle arti della scena e della clowneria.

In scena il suo spettacolo cult, “Icaro”, performance intensa, poetica e delicatissima, opera emblematica del suo repertorio, già rappresentata quasi 800 volte, in diverse lingue, in tutto il mondo. La nuova tournée di questo spettacolo intramontabile tocca soltanto due città italiane, una delle due è proprio Pordenone.

Icaro è la ripresa di un viaggio iniziato da Finzi Pasca nel lontano 1991, un appuntamento che già dalle premesse si presenta al pubblico come un evento unico e imperdibile. Il soggetto è semplice: è la storia di due persone che si incontrano e decidono di scappare volando da una stanza senza porte né finestre. Sbocciano in quest’opera tutti gli elementi fondamentali della Compagnia Finzi Pasca: la carezza, il virtuosismo, la vigilanza, la preoccupazione per gli effetti dei nostri gesti, la storia quotidiana ed eroica, la risata e la subitanea emozione, la tecnica per far cadere il velo e provocare commozione. I testi, la musica, le luci, il trucco, i costumi e la scenografia di Icaro sono una specie di manifesto della Compagnia. Icaro è stato lo spettacolo che lentamente riportato Finzi Pasca al circo, verso casa. Ma è chiaro che, quando si torna a casa, non si torna nello stesso posto dal quale si era partiti. Durante il viaggio cambiano gli occhi, si torna sempre con nuovi sguardi.

«Io preparo le mie creazioni come fossero storie che devono essere raccontate guardando il pubblico negli occhi» – scrive l’artista svizzero – «in Icaro, che è diventato un mio vecchio compagno di viaggio, volevo parlare di speranza dando vita a un antieroe, fatto della stessa sostanza di ognuno di noi. Icaro mi aiuta come regista a ricordarmi che siamo tutti fragili, che siamo fatti di pezzettini di sogni attaccati insieme con le puntine e gli spilli. Faccio teatro per far piovere negli occhi degli altri una sorta di messaggio umido per l’anima: spero di riuscire a far piovere anche nei vostri occhi». La poetica che distingue la Compagnia Finzi Pasca ha preso forma dai concetti di Teatro della Carezza e di Gesto Invisibile. Sviluppati nel corso degli anni questi principi hanno consolidato un’estetica unica e un personalissimo stile di creazione, un modo tutto particolare di abitare lo spazio.

 

Nato in una famiglia immersa nell’arte, Daniele Finzi Pasca inizia la sua carriera come ginnasta e diventa un’artista di circo prima di entrare nel mondo del teatro. Nel 1983 va in India come volontario, occupandosi di malati terminali a Calcutta. Al suo ritorno in Svizzera, fonda la compagnia Teatro Sunil con cui crea e dirige circa 30 spettacoli che rappresentano un profondo senso di umanità e giocosità, presentati in una ventina di paesi. Nel 1991 scrive, appunto, Icaro. È stato ideatore e regista di grandi eventi come 3 Cerimonie olimpiche (per Torino 2006 e Sochi 2014, Giochi Olimpici e Paralimpici), ha scritto e diretto spettacoli che hanno raggiunto i proincipali teatri del mondo, tra cui 2 creazioni per il Cirque du Soleil (Corteo, con 8 milioni e 400 mila spettatori in una tournée di 10 anni, ripreso nel 2018, e Luzia, in scena dal 2016).

 

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