Spettacoli
Angelo Floramo in “Io sono moltitudine” omaggio a Gorizia

Angelo Floramo è il protagonista dell’ultimo appuntamento a Udine della decima edizione di “FESTIL_Festival estivo del Litorale” diretta da Tommaso Tuzzoli e Federico Bellini e organizzata da Tinaos. Domani 5 agosto va in scena in prima nazionale, in collaborazione con Teatro Contatto Estate, al Teatro S. Giorgio ore 21, “Io sono moltitudine”, un omaggio alla città di Gorizia, un viaggio al contempo narrativo e musicale nelle categorie del tempo e dello spazio europei, che parte dalla “topografia incantata” della città isontina. Lo spettacolo sarà in scena anche a Trieste, lunedì 25 agosto presso il Giardino del Museo Sartorio (ore 21), sempre per FESTIL e in collaborazione con Trieste Estate 25, con il patrocinio del Comune di Trieste.
Come un viandante, l’autore e interprete udinese, accompagnato dalle musiche del gruppo musicale Fior delle Bolge, guiderà il pubblico in un itinerario straniante, una sorta di ipertesto narrativo capace di “srotolare” passo dopo passo millenni di una storia condivisa che si fa memoria, gusto e sapore, tragedia e bellezza. Così, nella sala d’aspetto della stazione della ferrovia Transalpina, punto di arrivo e di ri-partenza di tutte le storie narrate, Alfa e Omega di ogni possibile racconto, leggendo le destinazioni dei treni, incontrando i personaggi con cui si rapporterà, consegnerà ai suoi compagni di viaggio, ovvero il pubblico, la chiave di lettura del suo infinito andare e narrare. Da reale, planimetrica, urbana, la piantina di Gorizia si fa immaginifica e profondamente simbolica, capace di trasformarsi in parametro di quell’Europa plurale e molteplice che da sempre ne segna la storia. «Gorizia mappamondo dunque – scrive Floramo – che gira e si specchia nelle sue sorelle, tutte “femmine” come lei, resistenti, sognatrici, convinte che sia sempre possibile immaginare un mondo migliore di quello che ci è dato e fare di tutto perché si realizzi: dentro la città di Gorizia, negli angoli delle sue prospettive, sulle panchine delle sue piazze, occhieggeranno di volta in volta Danzica, Leopoli, Cracovia, Praga, Budapest, Vienna, Lubiana, Gerusalemme».
Il filo conduttore dello spettacolo si srotola sotto i passi del viandante narratore, paradigma e metafora dell’Umano, che sul palco si trova a passeggiare nei “luoghi simbolo” che rispecchiano una «dimensione conscia di essere una moltitudine» (Floramo), letti come tracce e segni di uno spirito che si respira anche nell’altrove apparentemente più lontano e presente nelle piazze, nelle biblioteche, nelle chiese, nelle osterie, nei vicoli e nei cimiteri di questa “Città Mondo” che in sé riassume tutte le altre città che ne condividono l’anima: quella del bordo meticcio, del confine, dell’intersezione di lingue, accenti, culti, tradizioni, religioni, utopie.
Floramo, incarnando una moltitudine di identità, e in fondo “uno di noi”, si fa smarrito testimone di un oggi che si disgrega colpito dalla più atroce di tutte le malattie: la crisi di anomia, la perdita di identità, l’Alzheimer collettivo al quale sembriamo essere tutti condannati. Il disegno luci è firmato da Mau Willy Tell. Produzione Tinaos.
BIGLIETTERIA UDINE
ONLINE www.vivaticket.com; PREVENDITA Teatro San Giorgio, via Quintino Sella
t. 0432 50 69 25 – biglietteria@cssudine.it | lun-sab 17:30 / 19:30
www.cssudine.it | Parcheggio Andreuzzi a 50 metri dal Teatro S. Giorgio sosta gratuita dalle ore 18 alle 22
www.festivalestivodelitorale.com