Pordenonelegge: venerdì 17 Thuran e “Un pensiero bianco”

Due incontri venerdì 17 settembre, con Liliam Thuram, entrambi presentati da Marco Aime nell’ambito di Pordenonelegge: alle 11 al Teatro Verdi di Pordenone, alle 21 all’omonimo teatro di Maniago.

Talvolta, o spesso, è questione di etichette. Sono un ingegnere, un giornalista. Sono Marco, mi chiamo Lucia. Ma quanti sanno davvero chi sono? Forse non quello che credono di essere.E quanti si pongono le domande: Chi sono io? Qual è il significato della vita?Le risposte aprono scenari verso un mondo che sembra diverso dall’usuale, dominato com’è – appunto – dalle etichette.Capire cosa conta davvero fa spazzare via quell’omologazione malata che può condurre alla discriminazione gratuita: ingiustificata e ingiusta. La diversità, oltre a essere fisiologica, è fonte di arricchimento se sappiamo coglierla e interiorizzarla.Bianco? Nero? Siamo tutti persone: cambiare il paradigma di pensiero, e abbattere le false credenze fomentate dall’odio, dal razzismo, dalla becera stupidità, avvicina anziché allontanare. Alimenta pace, non istiga violenza.Temi al centro dei due incontri di venerdì 17 settembre, con Liliam Thuram, entrambi presentati da Marco Aime nell’ambito di Pordenonelegge: alle 11 al Teatro Verdi di Pordenone, alle 21 all’omonimo teatro di Maniago.L’ex calciatore – in Italia ha militato nel Parma e nella Juventus -, da sempre impegnato a difendere l’unica identità che conta, quella umana, ha scritto il libro “Il pensiero bianco”. Nel presentarlo, rivolgerà alcune domande chiave dell’esistenza umana: cosa vuol dire essere bianco? E se invece di un colore della pelle indicasse un modo di pensare? Diventare bianco, non e’ forse imparare a pensare a se stesso come dominante?”Sul filo della storia – le conquiste coloniali, la schiavitù, la continua razzia di materie prime e dell’arte africana – Thuram racconta il pensiero bianco, com’è nato e come funziona, il modo in cui dilaga e divide. E’ la cristallizzazione – si legge nella presentazione di add editore – di una gerarchia, di un sistema economico di dominazione e di sfruttamento. Capire i meccanismi intellettuali invisibili che sostengono questo schema, e rimetterli in discussione, ci farà prendere coscienza che il nostro modo di definirci è frutto di un pregiudizio storico e culturale”.Ascoltare è un modo per interiorizzare e portare avanti un messaggio di vita, rendendosi ambasciatori e alimentando così un circolo virtuoso.Da difensore ha salvato diverse volte la sua porta, gesti che sono valsi come i gol: questo del libro vale “il” gol per la vita.Alberto Francescut