Casarsa: si chiude la mostra di Berger, ultime aperture 26 e 27 luglio

Si conclude a Casarsa della Delizia con le aperture del 26 e 27 luglio (10.30-12.30 e 15-19) la mostra di arte contemporanea “A Matter of Metamorphosis” dell’artista elvetico Simon Berger, maestro nella lavorazione del vetro. Inaugurata lo scorso 12 aprile alla presenza dello stesso autore, è stata fortemente voluta dall’Amministrazione comunale nello spazio espositivo dell’ex Municipio, con omaggi a Pasolini e Kafka. La mostra ha superato quota 1500 visitatori nella trentina di giorni di apertura (è stata visitabile solamente i weekend più in alcune aperture straordinarie). Di rilievo inoltre la risposta sui social, con migliaia di visualizzazioni e interazioni sui canali Instagram e Facebook dell’artista e del Comune. 

“Un numero di visitatori – commenta il sindaco Claudio Colussi – davvero significativo sia per la tipologia d’arte proposta, sicuramente di nicchia, che per quanto riguarda la loro provenienza, con diverse persone arrivate a Casarsa anche da fuori i confini regionali. Per noi è stata una scommessa visto che mai avevamo ospitato un tale genere di mostra: è stata vinta, anche sotto il punto di vista delle presenze turistiche, uno degli obiettivi che avevamo posto nel progetto. Ancora grazie a Simon Berger e alla galleria Cris Contini Contemporary per la collaborazione, oltre a tutti i partner del progetto a partire dalla Regione che ha sostenuto l’evento”.

Tra questi partner anche il Centro Studi Pier Paolo Pasolini Casarsa, Pro Casarsa della Delizia Aps che ha curato la guardiania, Contemporary&Co ed il Liceo Artistico Statale Enrico Galvani, con le studentesse di quest’ultimo che hanno preso parte a un progetto di PCTO (alternanza scuola-lavoro) presso l’Ufficio Cultura-Biblioteca civica del Comune di Casarsa della Delizia, approfondendo le tematiche relative all’organizzazione di eventi e più specificatamente di manifestazioni espositive, con un focus dettagliato sull’installazione artistica di “A Matter of Metamorphosis”. Le studentesse hanno pure avuto modo di confrontarsi direttamente sia con lo stesso Simon Berger che con la manager che ha curato gli aspetti organizzativi Sandra Sanson, oltre a curare alcune visite guidate alla mostra confrontandosi  con il consigliere comunale delegato alle associazioni Antonio Deganutti e l’assessore al turismo Cristina Gallo e con i responsabili degli Uffici comunali (Silvia Gerolin, Massimo Milan, Maria Rosa Stefanon e Francesca De Pol).

“E proprio questa iniziativa – conclude il primo cittadino – rappresenta bene come la mostra sia stata condivisa e vissuta da parte del territorio, senza essere “calata” dall’alto. Con lo stesso Simon Berger si è creato un bellissimo rapporto nei giorni in cui ha allestito le opere qui a Casarsa, tanto che ha deciso di metterci a disposizione per un periodo ulteriore le sue creazioni. Stiamo valutando di realizzare nelle prossime settimane, dopo la pausa estiva, alcune altre aperture straordinarie”. 

Berger ha sviluppato una tecnica unica, visto che riesce a dare vita a sculture sul vetro picchiettandolo con un martello e sfruttandone le fratture che vengono a crearsi. A Casarsa ha creato le opere direttamente in loco, chiudendosi per ore in solitaria nello spazio espositivo. L’installazione omaggia come detto Pier Paolo Pasolini, nella ricorrenza dei 50 anni dalla morte e la Metamorfosi di Franz Kafka. I volti dei due scrittori si riconoscono tra quelli realizzati da Berger. La luce attraversa le fratture del vetro, svelando volti senza occhi che interrogano lo spettatore con le proprie orbite vuote. Poi, improvvisamente grazie a un gioco di prospettive ottiche, l’iride si materializza nel volto scolpito e dà una rinnovata lettura all’opera d’arte.