Rumiz racconta Trieste: domenica 3 gennaio ore 18

Il Porto di Trieste e Pordenonelegge invitano ad un pomeriggio degno di inaugurare un anno nuovo: Paolo Rumiz alle 18 tra geografie, libri, avventure, bora, onde e Moby Dick

«Ti porto un libro, per esplorare l’energia segreta della parola». Si apre con l’invito dello scrittore e giornalista Paolo Rumiz un 2021 tutto da scoprire e in cui si concentrano le speranze del mondo, dopo il 2020 pandemico. Per alimentare di energia la prima domenica del nuovo anno, ecco l’evento conclusivo del progetto “Ti porto un libro”, il format digitalepromosso dall’Autorità Portuale di Trieste con Fondazione Pordenonelegge, coordinato da Valentina Gasparet e da Vanna Coslovich, responsabile ufficio comunicazione dell’Autorità Portuale. Appuntamento domenica 3 gennaio, alle 18 sui canali social e YouTube del Porto di Trieste e di pordenonelegge con il video racconto di “Moby Dick”. Al centro del video racconto ritroveremo una grande storia di mare, di viaggio e di avventura, “Moby Dick” di Herman Melville: pagine care a Paolo Rumiz che le ha rilette con passione nel corso del 2020 e nei giorni del lockdown, spesso mettendole al centro del suo Diario della Quarantena, mentre dalla tolda del tetto di casa guardava verso nuove stagioni e cavalcava mari in tempesta, esplorando la potenza evocatrice del racconto e della voce.  “La bora è leggera e il cielo una festa di gabbiani. Dall’alto la città si domina tutta, si guarda e si sogna di più. Magari con una copia di “Moby Dick” stretta nelle mani”, spiega Paolo Rumiz che il pubblico di “Ti porto un libro” ritroverà nel cuore del Porto di Trieste, dall’alto di una pilotina, fra la torre di controllo e le bizze del mare increspato, nell’ideale crocevia fra rotte mediterranee, baltiche e balcaniche. L’occasione per affiancarlo e monitorare insieme l’arrivo della “balena bianca”, scrutando le visioni di un futuro che dovremo tutti affrontare in un modo nuovo.  Dettagli sul sito pordenonelegge.it e porto.trieste.it

Paolo Rumiz è giornalista de “la Repubblica” e “Il Piccolo” di Trieste. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti naviganti (2007), Annibale (2008), L’Italia in seconda classe. Con i disegni di Altan e una Premessa del misterioso 740 (2009), La cotogna di Istanbul (2010, nuova edizione 2015; Audiolibri “Emons-Feltrinelli”, 2011), Il bene ostinato (2011), la riedizione di Maschere per un massacro. Quello che non abbiamo voluto sapere della guerra in Jugoslavia (2011), A piedi (2012), Trans Europa Express (2012), Morimondo (2013), Come cavalli che dormono in piedi (2014), Il Ciclope (2015), Appia (con Riccardo Carnovalini; 2016), Il filo infinito. Viaggio alle radici d’Europa (2019) e, nella collana digitale Zoom, La Padania (2011), Maledetta Cina (2012), Il cappottone di Antonio Pitacco (2013), Ombre sulla corrente (2014), Gulaschkanone (2017). Il veliero sul tetto. Appunti per una clausura è l’ultimo suo libro (2020).