Appello dei Patriarchi: “Cessate il fuoco”

Pizzaballa in Gaza (foto Lpi)

“I luoghi di culto sono spazi sacri che devono essere protetti. Sono inoltre protetti dal diritto internazionale. Prendere di mira una chiesa che ospita circa 600 rifugiati, tra cui bambini con bisogni speciali, è una violazione di queste leggi. È anche un affronto alla dignità umana, un calpestamento della sacralità della vita umana e una profanazione di un luogo sacro. In un’unità incrollabile, denunciamo fermamente questo crimine”.

È la dura condanna dei Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme dell’attacco israeliano avvenuto ieri alla parrocchia cattolica della Sacra Famiglia, che ha provocato tre morti e dieci feriti, tra cui il parroco, padre Gabriel Romanelli. In un comunicato diffuso oggi e pervenuto al Sir, i Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme chiedono ai leader mondiali e alle agenzie delle Nazioni Unite di “adoperarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza che ponga fine a questa guerra. Li imploriamo inoltre di garantire la protezione di tutti i siti religiosi e umanitari e di provvedere al sollievo delle masse affamate in tutta la Striscia di Gaza. Le nostre preghiere e il nostro sostegno – conclude la dichiarazione – rimangono costanti, invocando giustizia, pace e la cessazione delle sofferenze che si sono abbattute sul popolo di Gaza”.