Cultura e Spettacoli
Pnlegge: geopolitica ed economia al festival del libro
Tutti sono consapevoli che il Covid ha messo sotto scacco i sistemi sanitari e l’economia globale. Un po’ meno forse che, contestualmente, sono cambiati anche gli scenari internazionali, in particolare di Cina e Stati Uniti.
Tutti sono consapevoli che il Covid ha messo sotto scacco i sistemi sanitari e l’economia globale. Un po’ meno forse che, contestualmente, sono cambiati anche gli scenari internazionali, in particolare di Cina e Stati Uniti. Questi temi saranno trattati al Festival di Pordenonelegge da ospiti illustri che ci permetteranno di comprendere meglio dal punto di vista sociale, economico e politico la politica internazionale e i rapporti tra gli Stati in quest’epoca virale. Il primo degli incontri geopolitici del Festival sarà al Capitol, giovedì 17 settembre, alle 17.00, con il libro “Atlante del mondo che cambia” di Maurizio Molinari, giornalista e scrittore, direttore del quotidiano “La Repubblica” dal 2020, intervistato da Omar Monastier, direttore del Messaggero Veneto di Udine e Pordenone. Se pensiamo, oggi, ci sono moltissimi dati disponibili sul mondo attuale e sui conflitti in corso, ma spesso sono informazioni incomplete. Le mappe di questo libro permettono di visualizzare 10 grandi conflitti legati all’ambiente, ai dazi commerciali, alle disuguaglianze di genere allo spostamento della ricchezza dell’investimento nelle attività culturali a quello legato alle energie rinnovabili.L’autore soffermerà la sua attenzione, in particolare, sull’emergenza sanitaria legata all’esplodere delle epidemie e sul fenomeno migratorio, cercando di spiegare i mutamenti e anticipando le conseguenze profonde delle disuguaglianze sociali.Seguirà, sempre giovedì 17, alle 18.00, allo Spazio San Giorgio l’incontro con il direttore del Tg2 della Rai, Gennaro Sangiuliano, che nel 2019 ha pubblicato, per Mondadori, il libro “Il nuovo Mao. Xi Jinping e l’ascesa al potere nella Cina di oggi”. L’incontro racconterà l’evolversi della nuova guerra fredda tra Xi Jinping e Trump, che gli Stati Uniti stanno in tutti i modi spingendo, anche per scopi elettorali, basti pensare al bando dagli USA del social network del momento Tik Tok, che permette di condividere video molto brevi e che una class action della California accusa di raccogliere e inviare a server cinesi grandi quantità di dati degli utenti, in grado di identificarli personalmente.Tra le principali contrapposizioni strategiche tra i due Paesi, ricordiamo anche l’opacità delle informazioni sulla pandemia, il Mar cinese meridionale, Taiwan e il sostegno ai “ragazzi di Hong Kong”, candidati al Nobel e che Pechino vedrebbe come fumo negli occhi, come è stato nel 2010, con il Nobel per la Pace al dissidente incarcerato LIu Xiaobo e morto in detenzione nel 2017. Sempre di Stati Uniti e Occidente si parlerà, infine, con il premio Nobel dell’Economia 2001 Joseph Stiglitz, consigliere di Bill Clinton durante il primo mandato e, dal 1997 al 2000, senior vice president e Chief Economist della Banca mondiale. Il suo libro “Popolo, potere e conflitti: un capitalismo progressista in un epoca di malcontento” sarà presentato sabato 19 settembre, alle ore 21, allo Spazio San Giorgio, da Leonardo Becchetti, in collegamento con Stiglitz.Fiorenza Poletto