Cultura e Spettacoli
Giornate della luce: il 28 “Un tè con Zeffirelli”
L’omaggio del festival per ricordare, a un anno dalla scomparsa, il Maestro. La proiezione di un documentario che lo racconta e di uno dei suoi film più intimistici si fanno occasione per ascoltare dalla voce di alcuni suoi collaboratori aneddoti e riflessioni che ci faranno conoscere anche il lato umano oltre che quello artistico di regista. Appuntamento il 28 agosto a Spilimbergo alle ore 17 a Palazzo Tadea
Un tè con Zeffirelli: questo l’omaggio del festival Le Giornate della Luce – in collaborazione con la Fondazione a lui dedicata – per ricordare, a un anno dalla scomparsa, il Maestro. La proiezione di un documentario che lo racconta e di uno dei suoi film più intimistici saranno l’occasione per ascoltare dalla voce di alcuni suoi collaboratori aneddoti e riflessioni che ci faranno conoscere anche il lato umano oltre che quello artistico di regista. Venerdì 28 agosto a Spilimbergo alle 17 a Palazzo Tadea il documentario di Daniele Nannuzzi “Zeffirelli, l’arte dello spettacolo” (2003). Concepito in occasione degli ottant’anni del maestro, un regalo in immagini e musica che attraverso foto, riprese, interviste ripercorre l’intera sua vita: la proiezione sarà preceduta dalla conversazione di Luca Pacilio con il figlio Pippo Zeffirelli, Caterina d’Amico, e il regista Daniele Nannuzzi.
L’omaggio prosegue in serata alle 21 al Cinema Miotto con ancora un incontro, questa volta condotto da Mario Sesti con Caterina d’Amico, Pippo Zeffirelli, Daniele Nannuzzi e in videochiamata Umberto Orsini, a cui segue la proiezione del film di Zeffirelli “Un tè con Mussolini” del 1998 (protagonisti Lily Tomlin, Maggie Smith, Massimo Ghini, Joan Plowright, Cher, Judi Dench e la fotografia di David Watkin): ambientato nella Firenze del 1934, una commedia elegante in cui il maestro in punta di piedi rievoca la sua infanzia e mette in scena un manipolo di adorabili matte fuori dal mondo capaci di superbe interpretazioni.
Altri due appuntamenti in programma al Festival per la giornata di venerdì 28 agosto. Alle 14 al Miotto il primo corso di formazione dell’Ordine dei giornalisti in presenza dopo il lockdown, che verterà su “La figura del giornalista nella storia del cinema”. Intervengono: Paola Dalle Molle, Masolino d’Amico, Oreste De Fornari e Mario Sesti. Introduce Cristiano Degano, Presidente ODG del Friuli Venezia Giulia e coordina Giuliana Puppin.
Se quella del giornalista rimane una delle professioni più ambite e idealizzate, il merito è anche del cinema. Dall’America degli anni trenta, con la prima versione di Prima pagina di Ben Hecht, ai tanti giornalisti eroici e cinici degli schermi di tutto il mondo: da Kirk Douglas dell’Asso nella manica, pronto a tutto per il suo scoop, all’ultrademocratico Humphrey Bogart dell’Ultima minaccia, che sconfiggerà i gangster con la leggendaria battuta: “è la stampa bellezza”. Senza tuttavia dimenticare i giornalisti del cinema italiano, dal neorealismo ai Cento passi. Per la partecipazione al corso verranno riconosciuti ai giornalisti 3 crediti.
Sempre venerdì 28 agosto, con ritrovo in Piazza Duomo a Spilimbergo alle 18, la passeggiata a tema con gli Accoglitori di città, ”Taverne e vinattieri”: su prenotazione all’Ufficio Turistico (0427 2274).
Cresce, intanto, l’attesa per l’appassionato omaggio a Mario Monicelli a dieci anni dalla morte che sarà ricordato da uno dei più amati attori italiani, Giancarlo Giannini, che al festival nella serata di sabato annuncerà anche il vincitore di questa sesta edizione del premio Il Quarzo di Spilimbergo-Light Award, assegnato alla migliore fotografia di un film italiano dell’ultima stagione.