Cultura e Spettacoli
Adesso cinema propone: La rosa di Valentino
Ne propone tanti ma uno è una poesia imperdibile: la rosa di Valentino. Perché siamo a maggio, perché parla di rose e di un giardino nato dal dono di una rosa di un uomo alla sua dama
(N.Na.) – Continua ad arricchirsi sempre di più il catalogo digitale di AdessoCinema, la piattaforma di streaming pensata e curata da Cinemazero di Pordenone, La Cineteca del Friuli e Visionario di Udine in collaborazione con la Tucker Film: questa settimana sono 6 i nuovi titoli che vanno ad aggiungersi agli oltre 30 già disponibili. Dalle immagini che raccontano il Friuli Venezia Giulia prima e dopo il terremoto del 1976 si arriverà ai giorni nostri, con le straordinarie storie di Dieç – Il miracolo di Illegio e La rosa di Valentino.
Questo il link per accedere alla piattaforma online: www.adessocinema.it
Il terremoto del 1976 in Friuli è al centro di Quando la terra chiama di Massimo Garlatti-Costa, che mostra quel dramma attraverso la voce dei friulani nel mondo, che da subito si mossero per aiutare la propria terra di origine e la sua gente.
Dall’archivio della Cineteca, depositaria della memoria filmica del terremoto del Friuli, di cui conserva ore e ore di immagini raccolte nell’arco di decenni, arrivano le immagini di Gemona e del Friuli com’erano prima delle devastanti scosse del 1976. In Dongje il fogolâr, ormai considerato un classico sulla Gemona pre-terremoto, Giorgio Trentin esplora la città a partire da un interno con il focolare, simbolo della friulanità, per proseguire con vedute panoramiche e riprese del centro storico, dei principali monumenti e di scorci tipici che non esistono più. L’escursione si allarga a gran parte del Friuli nel bellissimo Dietro le spiagge, sopra le colline che Giulio Mauri (regia) e Valeria Bombaci (sceneggiatura e testi) hanno realizzato nella primavera del 1976 per il Centro di Cinematografia Sociale della Regione e che è diventato l’ultima testimonianza di Gemona e Venzone prima che venissero rase al suolo dal terremoto. A dare le dimensioni del disastro è Friuli: luoghi, storia, genti che il fotografo e cineasta di San Vito al Tagliamento Gianenrico Vendramin realizzò nel 1979, in cui gli effetti del terremoto sono rappresentati in tutta la loro drammaticità.
Gli ultimi due film da oggi online portano invece ai giorni nostri e raccontano due piccole, grandi storie di eccellenza del nostro territorio: La rosa di Valentino di Pier Paolo Giarolo racconta la storia di Eleonora e Valentino, la coppia che coltiva ad Artegna uno dei roseti più grandi d’Europa. La storia di un amore e di un dono: quello di trenta rose antiche regalate da Paolo a Eleonora per i trent’anni di matrimonio, che hanno dato origine a un piccolo paradiso della biodiversità.
Thomas Turolo porta invece alla scoperta della singolare storia di un piccolo borgo della Carnia con Dieç – Il miracolo di Illegio. Illegio – in lingua friulana Dieç – è un paese di 340 abitanti, a cinque minuti da Tolmezzo. La strada termina in paese: a Illegio non si arriva di passaggio per altre mete. E fino al 2004 non vi giungevano che pochi estimatori. Da allora, oltre 400mila persone hanno scoperto questo gioiello che unisce paesaggio, storia, tradizione, arte e fede, grazie alle straordinarie mostre internazionali d’arte che la comunità propone annualmente, aprendo le sue porte al mondo.
Infine, dopo aver totalizzato quasi diecimila visualizzazioni nella sola giornata del 25 aprile, torna a grande richiesta per 24 ore, nell’anniversario del Primo Maggio, La liberazione di Udine – I° Maggio 1945 di Guido Galanti, con le immagini dei tedeschi in ritirata, i primi presidi dei partigiani e la popolazione in festa per l’ingresso in città delle truppe alleate.