Successo del Festival musicale online #Andràtuttobene: oltre 33mila visualizzazioni e 65mila presenze FB

Il Festival musicale online #Andràtuttobene sta per concludere la seconda settimana di programmazione con performance eccezionali che superano le 33mila visualizzazioni e le 65mila presenze nelle pagine Facebook e Instagram.

Il Festival musicale online #Andràtuttobene sta per concludere la seconda settimana di programmazione con performance eccezionali che superano le 33mila visualizzazioni e le 65mila presenze nelle pagine Facebook e Instagram.

Artisti di tutto il mondo continuano ad esibirsi affidando al momento del concerto il loro messaggio di speranza. La rassegna musicale online iniziata a marzo si concluderà il 9 aprile ed è nata da un progetto condiviso, curata dal violoncellista friulano Riccardo Pes e dal musicologo Roberto Calabretto che ogni giorno arricchisce il momento musicale anticipandolo con una preziosa “guida all’ascolto” dei brani in programma. “Una comunità di musicisti – spiega Calabretto – che ogni giorno si raccoglie per tenere viva la musica. Un grande gesto di condivisione collettiva”. Infatti, ogni giorno alle 18 va in rete l’appuntamento quotidiano con il concerto in diretta della durata di venti minuti. I musicisti si esibiscono via streaming dalla propria abitazione, in ogni parte del mondo, regalando la propria musica al pubblico connesso. Nei giorni scorsi ad esempio, è stato raggiunto uno dei momenti più intensi della rassegna con il concerto in cui si sono  esibite Shirley Wu, pianista canadese emigrata all’età di 10 anni dalla città di Wuhan, epicentro dell’epidemia, Claudia Aiello, pianista siciliana residente in Lombardia, nel pomeriggio con  Wang Yu, clarinettista cinese che ha studiato al Conservatorio di Udine, sotto la guida di Nicola Bulfone, sul palcoscenico virtuale del Festival con la violoncellista Mara Grion il 24 marzo scorso. Grandi e commoventi anche le testimonianze e gli apprezzamenti da parte del pubblico, ogni giorno in attesa delle dirette  e per il quale il Festival rappresenta un momento di condivisione, un’occasione unica di vicinanza con i musicisti che portano con sé una grandissima carica di umanità. Il momento musicale, inoltre, viene preceduto dai contributi di approfondimento musicale a cura di Roberto Calabretto, presidente del Comitato scientifico della Fondazione Levi di Venezia. Si tratta di brevi conversazioni che stanno registrando grande successo, arricchite dalla lettura di testi, di testimonianze e riflessioni capaci in coinvolgere ogni ascoltatore spaziando dalla musica al cinema e alla letteratura. Approfondimento e chicche per esperti ma anche per coloro che hanno meno confidenza con la musica classica.

 “Moltissimi artisti – spiega Riccardo Pes – hanno accolto la nostra proposta: la musica non si ferma.  Molti si sono aggiunti strada facendo, colpiti da un evento così condiviso e sentito. Per questa ragione, abbiamo voluto aggiungere altri appuntamenti oltre a quello quotidiano con un doppio concerto martedì e i giovedì (alle ore 12 e alle 18) e la domenica (alle 11 e 18). Stiamo pensando anche a un concerto finale o a una maratona conclusiva perché al momento il numero delle adesioni è lunghissima e di questo ringraziamo tutti i musicisti per la vicinanza.  Ricordo che la qualità delle esecuzioni è altissima e mette in luce una profonda commozione da parte degli artisti che trovano anche un momento di serenità nel potersi esprimere nonostante le difficoltà oggettive che l’isolamento comporta”.

 “Questi concerti – concludono gli organizzatori – hanno messo in luce la grande umanità degli artisti che si sono dovuti confrontare con la diretta streaming: un mezzo non facile. Molti di loro hanno lanciato messaggi di solidarietà e incoraggiamento al nostro Paese che come altri sta affrontando questo momento difficile. Altri si sono commossi. Tutti hanno donato performance difficilmente ripetibili in una normale sala da concerto per la loro originalità. Si tratta di vere rarità. Dall’altra parte, il pubblico ha ben compreso la finalità del nostro progetto, sentendosi unito per quei minuti, nonostante la distanza, nel nome della musica. Commentano in diretta, ringraziano con partecipazione sincera e molti, come ammettono, alla fine della diretta, come si conviene in un vero concerto in teatro, tributano agli artisti un grande applauso online la cui intensità supera l’isolamento”.