Pordenone, mercoledì 16 luglio: raccontare il deserto

Mercoledì 16 luglio prossimo ci sarà la prima delle due giornate che compongono quest’anno l’undicesima edizione del festival Raccontare il deserto, tradizionalmente proposta alla città dall’Associazione “via Montereale” di Pordenone. Come è noto il sodalizio guidato da Ludovica Cantarutti ha come scopo la sensibilizzazione alle culture lontane e tutti gli anni, dal 1999,propone incontri ed eventi provenienti dalle più disparate culture, compreso il festival annuale con la presenza, spesso, delle avanguardie musicali più significative specie dall’Africa.

La due giorni di quest’anno aprirà con il racconto suggestivo di Marco Candidi, scrittore e studioso della Tarda Antichità e del primo Islam dal titolo “L’altro Islam”, una panoramica sulla poetica culturale dal deserto del Karakum (Turkmenistan) ad al Andalus, passando per il nord Africa e la poetica Tuareg. La conversazione di Candidi inizierà al Chiostro di San Francesco (in alternativa nella ex chiesa) mercoledì alle ore 18,30, mentre alla sera, alle ore 21,30 ci sarà il secondo evento con la proiezione del docu-film ”Le figlie sono come le madri: donne lungo le vie della seta” della regista e sceneggiatrice Lisa Castagna, presente alla proiezione e intervistata a fine proiezione.

Il giorno successivo, 17 luglio sarà la volta, nel pomeriggio alle ore 18,30 di Valentino Aiello, couselor e insegnante di yoga su misura che terrà una conversazione dal titolo “Yoga ed esicasmo, pratiche a confronto da Oriente a Oriente. L’esicasmo è una pratica spirituale cristiana, originaria dell’Oriente, che mira alla ricerca della pace interiore attraverso la contemplazione. Il termine deriva dal greco hesychia, che significa quiete, calma o pace. 

Un particolare concerto chiuderà la sera (con inizio alle ore 21.30) il Festival. Sarà la volta di Giovanni Amighetti e Luca Nobis, ricercatori musicali instancabili che, stavolta, propongono un viaggio nella poliritmia profonda dell’Africa, dove ogni tappa è un incontro di culture e sonorità. Anche quest’anno sono previsti un tavolo libri e uno di gioielli tuareg.