Davide Rondoni: la lectio sul desiderio diventa testimonianza di fede

Il coraggio della testimonianza di fede di Davide Rondoni: solo Gesù Cristo soddisfa pienamente

Sorpendente, imprevedibile, credente: Davide Rondoni, poeta e intellettuale, non smentisce né delude. Colto e solidamente cristiano, a Pordenonelegge in un incontro dal titolo “Desiderio” inserito nel filone del ricordo del ’68 (domenica 23 settembre, ore 10.30), è riuscito a dire: “Gesù è meglio della nutella”. Inseguendo un filo logico incontestabile è partito dal significato del desiderare: quel “Changè la vie” che fu di Rimbaud  (Cambiare la vita, cambiare direzione), ha dedotto che chi vuole cambiare constata che quanto ha non lo soddisfa o non è abbastanza. E’ insoddisfatto.

 Il desiderio quando nasce è un desiderio puro: il bambino che impara a gattonare lo farebbe di continuo perché scopre che può esplorare il mondo. Questa è la molla: conoscitiva, migliorativa. Poi tra il desiderio puro, la molla prima e la sua realizzazione si inseriscono – come le ha definite con eleganza – le traiettorie della vita. Portano in più direzioni ma hanno una caratteristica: devi reiterarle di continuo perché non saziano mai. Lo hanno testimoniato fior di autori: Luzi, Kafka, Leopardi, Pascal… Tutti pessimisti insoddisfatti? No. Anche Sant’Agostino si aggiunge alla schiera. Ne indica il percorso “il” percorso che appaga il desiderio, colma quella mancanza, fa sentire di aver svoltato per davvero.

Il primo desiderio da riaccendere è la conosenza – ha chiuso -. E per me che sono cristiano solo Gesù Cristo soddisfa appieno. Lui che ha detto: mangiate me, è più buono di qualsiasi altra cosa al mondo, buono da mangiare, buono da soddisfare: è più buono perfino della Nutella”. Un bel crescendo inaspettato, con finale a sorpresa.

Simonetta Venturin