Friuli Occidentale
60 Vajont: lunedì 9 arriva il Presidente Mattarella alla diga e a Fortogna
Sarà la prima volta di un Presidente della Repubblica alla cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime del Vajont nel versante friulano sulla diga: lunedì 9 ottobre Sergio Mattarella parteciperà alla Commemorazione civile sulla diga, in programma alle 12. In precedenza alle 11 il Presidente sarà nel Cimitero delle Vittime a Fortogna (Longarone).
Sarà la prima volta di un Presidente della Repubblica alla cerimonia ufficiale di commemorazione delle vittime del Vajont nel versante friulano sulla diga: lunedì 9 ottobre Sergio Mattarella parteciperà alla Commemorazione civile sulla diga, in programma alle 12. In precedenza alle 11 il Presidente sarà nel Cimitero delle Vittime a Fortogna (Longarone).
“Il 60° è una data importante, ma per la nostra comunità ogni anno è un triste aniversario. Sessant’anni sono passati in un lampo, non è stata una catastrofe naturale bensì l’effetto dell’uomo che per profitto non si è voluto fermare davanti ai segnali che la montagna già aveva dato” così Antonio Carrara, sindaco di Erto e Casso, e presidente del Parco Dolomiti Friulane. Non ci sarà la premier Giorgia Meloni, ma ci sarà il Capo dello Stato. “Abbiamo lavorato per questa cerimonia con i Comuni di Longarone, Vajont, Ponte nelle Alpi. Per la prima volta il Presidente parteciperà a una cerimonia ufficiale in territorio friulano. Per il 50° il presidente Ciampi venne sulla diga dopo la cerimonia a Longarone, dove depose la Corona [anche nel 1963 il presidente Pertini partecipò alla commemorazione ufficiale che si tenne a Longarone, ndr], ma è la prima volta di una cerimonia ufficiale in territorio friulano” ricorda Carrara. Per l’occasione già dalle 11 Rai 1 trasmetterà la diretta tv da Longarone e poi da Erto con l’intermezzo di alcune testimonianze di sopravvissuti. La cerimonia si terrà nella tensostruttura, con 400 persone (solo su invito e con stretto controllo di sicurezza). “In questi 60 anni non è stato facile ma la nostra comunità è ancora qui. L’onda ci ha portato via molto ma non la voglia della nostra comunità di rimanere qui, non ha strappato le nostre radici. Grazie a chi (sindaci, amministratori, cittadini) in questi 60 anni ha fatto sì che la comunità rinascesse. Il Vajont deve essere un monito: la tragedia si poteva evitare se si fosse ascoltata la montagna. Il Vajont deve rimanere un esempio di cosa significa andare contro la natura, ci si rimette sempre” ha concluso il sindaco Carrara.Saranno moltissimi gli eventi in programma sia a Erto e Casso sia a Longarone per il 60°. Ricordiamo qui le principali iniziative in territorio friulano.Sabato 7 alle 21 sempre nell’area Diga del Vajont, lo spettacolo teatrale “Il Vajont di tutti” di Andrea Ortis, mentre la domenica 8 alle 17.30 ci sarà il concerto della Fanfara ex Congedati della Brigata Cadore. Per lunedì 9 ottobre, giornata in cui ricorre l’anniversario, è prevista una duplice messa alle 9 in contemporanea nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Erto (cui segue la deposizione della corona nel cimitero) e nella chiesa parrocchiale dei ss. Gervasio e Protasio a Casso, in suffragio delle vittime. Di profonda intensità anche la manifestazione serale: alle 20 ci sarà la liturgia di suffragio alle vittime nel cimitero di Erto. Ci sarà poi una Lucciolata che partirà alle 21.30 da Erto dalla piazza antistante il Municipio e contemporaneamente alle 21.40 da Casso da piazza Sot i Nogher. I due cortei si uniranno al bivio per poi scendere insieme alla diga dove si prevede di arrivare alle 22.39 (nella chiesa di Sant’Antonio al Colomber), l’ora in cui il 9 ottobre del 1963 il monte Toc franò nell’invaso del Vajont provocando l’onda di piena tricuspide che provocò quasi 2mila vittime. Nella chiesa ci sarà un momento di raccoglimento con la partecipazione del Gruppo Corale Bellunese. Le offerte della Lucciolata saranno devolute al Cro di Aviano. Anche nel comune di Vajont è prevista una cerimonia sempre lunedì 9, alle 18.45 il ritrovo in piazza Monte Toc e formazione del corteo e alle 19 la santa messa di suffragio (celebrata dal vescovo Pellegrini) e deposizione della corona nel Monumento alle Vittime del Vajont. Molteplici le iniziative anche nei luoghi bellunesi (specie a Longarone e Pirago). A Longarone lunedì 9 alle 14.30 (nel Centro Culturale) ci sarà il convegno di apertura della Settimana nazionale della Protezione Civile Sguardi sul Vajont – Linguaggi e saperi a confronto 60 anni dopo la catastrofe a cura delle PC di Fvg e Veneto.Valentina Silvestrini