San Vito piange la scomparsa del dott. Piero Maronese

La comunità di San Vito piange la scomparsa, all’età di 64 anni, del dott. Piero Maronese.Medico stimato e ben veluto dai suoi numerosi pazienti che ne hanno sempre apprezzato, oltre alla competenza, la grande disponibilità, Maronese era anche il medico di riferimento per la locale Casa di riposo. Proprio qui si trovava, per eseguire le consuete visite agli ospiti, martedì 7 dicembre quando è stato improvvisamente colto da malore.Oltre che per la sua professione, Piero Maronese era noto nella cittadina anche per il suo lungo impegno politico, come consigliere comunale e, per tre consigliature, anche come assessore. Un mandato svolto nella giunta guidata da Gino Gregoris, mentre per dieci anni è stato assessore con il Sindaco Di Bisceglie.Candidatosi per la prima volta in una lista civica, era poi approdato alla Margherita con cui era stato eletto nel 2006, mentre alle elezioni del 2011 si era presentato con i Cittadini dai quali si era però staccato definitivamente nel 2016 quando, insieme a Emilio De Mattio, aveva fondato Progetto Insieme, lista civica che era rimasta “fedele” a Di Bisceglie, in contrasto con la linea di rottura voluta Tiziano Centis.Nel 2021, anche per ragioni di salute, aveva scelto di non ricandidarsi. Maronese è stato assessore alle politiche sociali, al bilancio, alla sicurezza e ai servizi demografici.”Una persona colta, intelligente e acuta – lo hanno descritto colleghi ed amici – ma soprattutto generosa, sempre disponibile ed ottimista, nonostante i malanni con cui da tempo era stato costretto a convivere, ma ai quali non aveva voluto concedere la possibilità di allontanarlo dalla professione, dalla famiglia e dalle sue tante passioni, prima fra tutte quella per la bicicletta”.Maronese, figlio della maestra Marilù e del professore di musica, nonché organista del Duomo, Ferruccio, lascia la moglie Monica, insegnante alle Filandiere, e due figlie: Daria, veterinaria, ed Irene, medico, oltre alle sorelle, anch’esse note e stimate a San Vito.