A4: verso il nuovo casello San Stino-Annone La valutazione ambientale arrivata il 28 dicembre

L’uscita della A4 che attualmente si trova interamente in territorio di San Stino viene spostata di un chilometro verso nord est, venendo a ricadere quasi interamente nella frazione di Loncon di Annone Veneto, con lo sbocco su San Stino. Le opere previste dal progetto definitivo comprendono la dismissione dell’attuale casello e la realizzazione della nuova infrastruttura, di un parcheggio scambiatore, una vasca di laminazione e uno "svincolo a trombetta". Con la previsione di realizzare bacini di raccolta delle acque relative al nuovo casello e a parte della nuova corsia.

Il parere positivo sulla valutazione di impatto ambientale (VIA) riguardante la costruzione del nuovo casello autostradale di San Stino di Livenza ha segnato un punto a favore della prossima realizzazione dei lavori.L’uscita della A4 che attualmente si trova interamente in territorio di San Stino viene spostata di un chilometro verso nord est, venendo a ricadere quasi interamente nella frazione di Loncon di Annone Veneto, con lo sbocco su San Stino. Le opere previste dal progetto definitivo comprendono la dismissione dell’attuale casello e la realizzazione della nuova infrastruttura, di un parcheggio scambiatore, una vasca di laminazione e uno “svincolo a trombetta”. Con la previsione di realizzare bacini di raccolta delle acque relative al nuovo casello e a parte della nuova corsia.Il decreto, trasmesso anche ai due comuni interessati, è arrivato il 28 dicembre a firma delle Direzioni generale valutazione ambientale (Ministero dell’Ambiente) e archeologia delle arti e del paesaggio (Ministero della Cultura). In esso sono contenute le prescrizioni a cui dovrà ottemperare il Commissario delegato per l’emergenza della mobilità sulla A4.Come richiesto dalla Regione Veneto e dal Comune di San Stino, il decreto indica tra le prescrizioni la realizzazione del tratto di strada regionale 18 (la tangenziale) che collega la Triestina alla Strada Provinciale 59 per Caorle. Oltre a questo, come richiesto dalla Regione e dal Comune di Annone Veneto, sarà realizzata un’intersezione a rotatoria tra via Fosson e via Paludi e l’asfaltatura della stessa via Fosson, che corre parallela all’autostrada e collega via Paludi con la rotatoria di progetto di innesto sulla tangenziale, di tale tratto di “controstrada” diventerebbe gestore l’Amministrazione comunale.Sono interventi che andranno ad agevolare l’accesso al nuovo casello, ma non risolvono il problema del flusso di traffico che insisterà su tale area, se non viene migliorata la viabilità metropolitana e statale che afferisce alla nuova uscita. Tra questi l’annoso problema dell’eliminazione del passaggio a livello tra la SP 60 e la Statale.Dal punto di vista ambientale viene prescritto il Piano di Monitaraggio Ambientale (da sottoporre ad ARPAV) e il progetto illuminotecnico, avendo previsto nel progetto definitivo opere di mitigazione e compensazione a protezione dell’ambiente e della fauna di terra e d’acqua, si prescrive inoltre la piantumazione di “specie autoctone e ecologicamente coerenti con la flora locale”, per assicurare la mitigazione visiva e il ripristino dei corridoi ecologici. Viene poi tenuta in considerazione la ricezione dei rumori rivedendo il dimensionamento della barriera acustica.Con il subentro ad Autovie Venete della newco Autostrade Alto Adriatico, concluso nell’estate scorsa, e il conseguente rinnovo della concessione autostradale è possibile dare avvio ai bandi delle opere previste, per le quali oltre al finanziamento (con Cassa Depositi e Prestiti e BEI) dovrà essere rivalutato il piano economico che prevedeva, nel 2019, una spesa di 476 milioni di euro, in aggiunta al miliardo sin qui speso per la realizzazione dei vari lotti della terza corsia, per realizzare il sub lotto Portogruaro – San Stino e San Stino- San Donà, in cui attualmente sono in via di costruzione e adeguamento i 10 cavalcavia funzionali all’ampliamento dell’autostrada.Ora che sono arrivate le autorizzazioni attese e che gli espropri nell’area del nuovo svincolo sono in fase di espletamento i tempi di realizzazione si fanno più vicini. Certamente ci vorranno ancora anni, la previsione è di arrivare al 2027, lavorando contestualmente sulla realizzazione della terza corsia, sulla nuova uscita e sulla viabilità ordinaria. Nel frattempo permane il problema delle conseguenze sulla sicurezza della A4, lo sanno bene i sindaci che hanno fatto sentire la loro voce anche al Presidente della Repubblica più di un anno fa. “La volontà della conferenza è che l’esecuzione dei lavori prosegua come da agenda – ha detto in proposito Gianluca Falcomer, presidente della Conferenza dei Sindaci – Certamente è confortante che i diversi passaggi necessari abbiano ottenuto gli opportuni nullaosta. L’importante è non tardare. Serve andare spediti”.Ada Toffolon