Terza corsia A4, accordo di Cooperazione per completare i cantieri

Si stanno concludendo i lavori tra i nodi di Palmanova e Portogruaro

 Il 30 giugno scorso, l’Assemblea ordinaria dei soci della Società Autostrade Alto Adriatico S.p.A ha approvato, oltre al bilancio al 31 dicembre 2020, anche l’Accordo di Cooperazione, segnando una tappa decisiva per il completamento dei cantieri della terza corsia della A4. L’intervento di allargamento ebbe inizio ancora nel 2009, con il primo lotto dal Passante di Mestre a San Donà di Piave. Ora, dopo 12 anni, si stanno concludendo i lavori tra i nodi di Palmanova e Portogruaro, mentre l’arteria autostradale sta soffrendo gravemente per il mancato completamento dell’infrastruttura soprattutto nel tratto di 27 Km tra i caselli di Portogruaro e San Donà e di Piave, vittima dell’effetto imbuto, con ripetuti incidenti anche mortali, frequenti rallentamenti, code ed interruzioni del traffico autostradale con riversamento sulla viabilità ordinaria. Il passaggio del 30 giugno scorso risulta decisivo perché la Società Autostrade Alto Adriatico è interamente pubblica, con le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto che detengono rispettivamente la percentuale del 67 e del 33 del capitale sociale. Con le decisioni dell’Assemblea dei soci è stata segnata una tappa importante per il passaggio della concessione autostradale e per gli investimenti legati al completamento dei cantieri della terza corsia della A4.L’ITER L’Accordo di Cooperazione dovrà poi essere sottoposto al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per la successiva sottoscrizione con la Regione Friuli Venezia Giulia, la Regione Veneto e la società stessa.L’Accordo di Cooperazione, una volta sottoscritto da tutti soggetti, prevede che la Società Autostrade Alto Adriatico, in quanto interamente pubblica, subentri “in house” nella concessione ad Autovie Venete nella gestione delle tratte autostradali per una durata di 30 anni. Ciò scongiurerà il rischio che la concessione di Autovie Venete venga messa a gara e garantirà la salvaguardia dei posti di lavoro di oltre 600 dipendenti, consentendo di portare avanti l’importante progetto di investimenti per il completamento della terza corsia, opera fondamentale per il territorio.L’importante passo in avanti è stato reso possibile grazie alla definizione tra Autovie Venete e il Ministero del valore di subentro stimato in 511 milioni di euro alla data del 30 giugno 2021. Si tratta del valore che, come previsto dalla legge, dovrà essere corrisposto da Autostrade Alto Adriatico ad Autovie Venete affinché il passaggio della concessione possa effettivamente verificarsi. La definizione dell’iter potrà ora riavviarsi mentre la documentazione approvata dall’Assemblea dei Soci verrà sottoposta al Ministero, nella sua qualità di ente concedente, per la successiva approvazione da parte del Cipe.Soddisfazione è stata espressa dall’amministratore Unico della Società Autostrade Alto Adriatico, avv. Anna Di Pasquale, che in occasione dell’assemblea ha ringraziato i soci per la rinnovata fiducia. «L’iter per il passaggio della concessione – ha affermato – è piuttosto articolato, ma sono fiduciosa che si possa giungere alla sua definizione con la collaborazione fattiva di tutti i soggetti a vario titolo coinvolti».