Rifiuti, utenze non domestiche: nuova normativa

Novità in materia di rifiuti urbani. Per le utenze non domestiche sono state ridisegnate le regole sui rifiuti in attuazione delle direttive dell’Unione Europea sull’economia circolare con la modifica del Tua, il Testo unico ambientale. E’ stata ridefinita la classificazione dei rifiuti urbani che consente alle aziende di conferirli a impianti di recupero privati. Per le attività produttive del Portogruarese significa che possono decidere di staccarsi dal servizio pubblico (Asvo) per affidarsi ad un altro ente. Il conferimento al privato sarà effettuato per tutti i rifiuti oggetto di raccolta: l’utente sarà vincolato a rimanerci per cinque anni, anche se si potrà richiedere un rientro nel pubblico previa autorizzazione dell’impianto privato. Non c’è nessun obbligo temporale a rimanere nel pubblico: l’azienda, di anno in anno (entro il 30 giugno dal 2022), può scegliere se continuare od optare per un altro gestore del servizio. Coloro che sceglieranno il privato non potranno più utilizzare alcun dispositivo per la raccolta di rifiuti riconducibile al servizio pubblico, perché verrà ritirato, e beneficeranno della sola esclusione dal pagamento della componente tariffaria Tari variabile, mentre quella fissa dovrà essere sempre versata al servizio pubblico. Ogni anno, inoltre, l’azienda dovrà presentare a consuntivo, nei modi e nei tempi previsti dai regolamenti comunali, l’attestazione  rilasciata dai soggetti che gestiscono il servizio con i dati dell’impianto e del titolare e le quantità, per ciascun codice Cer, dei rifiuti trattati e le operazioni di recupero effettuate. Il conferimento dei rifiuti speciali, invece, rimarrà invariato: andrà sempre effettuato seguendo il consueto protocollo (registro, formulario, dichiarazione annuale) ai recuperatori o smaltitori privati o in convenzione con il sistema pubblico. Le aziende del Portogruarese possono richiedere informazioni in merito all’Associazione di categoria di riferimento, ad Asvo o al Comune di appartenenza.