Veneto Orientale
VeGAL, allo studio progetti per il futuro della Venezia orientale
Da un masterplan della mobilità al sistema sociosanitario
Nuove iniziative per delineare il futuro della Venezia orientale sono state al centro dell’evento organizzato da VeGAL per il Tavolo di concertazione dell’IPA (Intese Programmatiche d’Area). Si tratta di uno strumento di pianificazione territoriale che consente di individuare progetti strategici, sui quali si vuole investire per rendere sostenibile il territorio nel 2030. Il tavolo di lavoro ha visto la partecipazione di 23 rappresentanti delle Amministrazioni Comunali, della Città Metropolitana di Venezia, della Regione Veneto, delle Associazioni di Categoria, delle imprese, del mondo Imprenditoriale e di quello Sociale che hanno ragionato insieme sugli interventi necessari alla Venezia orientale negli ambiti delle infrastrutture e della mobilità, dell’ambiente, del mondo lavorativo e della qualità della vita.
Tra i principali progetti è stata sottolineata la necessità di realizzare un masterplan della mobilità, la redazione di un nuovo Piano di gestione delle acque, la creazione di un ufficio d’area per realizzare il PAESC, la riqualificazione delle aree industriali e artigianali e la rinaturalizzazione di quelle dismesse, la costituzione di un sistema di rete di imprese per l’ambiente, la rigenerazione urbana e il rafforzamento del sistema sociosanitario che offra servizi al territorio. «L’IPA è fondamentale per lo sviluppo locale – afferma Gianluca Falcomer, presidente del Tavolo di concertazione e sindaco di Cinto Caomaggiore -. Il territorio sta individuando i progetti che delineeranno il futuro della Venezia Orientale. Questi piani devono essere consistenti, di alto valore economico, altrimenti si rischia di non trovare i finanziamenti, e devono essere condivisi dall’intera area così da poter diventare molto più identificabili anche da parte di chi, dall’alto, ha bisogno di capire cosa vogliamo».
Sempre per il futuro del territorio, ma dal punto di vista turistico, VeGAL ha presentato un progetto sperimentale per la diffusione di infopoint turistici. L’iniziativa si inserisce in particolare nel Progetto chiave “Itinerari” del PSL 2014/20 e prevede l’organizzazione di incontri con operatori per l’attivazione di queste nuove strutture destinate all’accoglienza e a dare informazioni sul territorio e sugli itinerari della Venezia Orientale. «La promozione di un modello di turismo slow, che soddisfi la curiosità dei turisti sempre più affamati di conoscenza dei luoghi che li ospitano – commenta Alberto Teso, consigliere del CdA di VeGAL -, aiuterà il territorio ad allungare la stagione e questo passa necessariamente nel coinvolgimento della promozione dell’entroterra».