San Michele al Tagliamento: no allo sgravio del canone demaniale, imprenditori del turismo in ginocchio

Grido d’allarme del sindaco Codognotto

E’ costata oltre 35 mila euro la pulizia della spiaggia di Bibione, ripulita dopo il maltempo e la mareggiata dello scorso mese di dicembre, che ha portato sull’arenile tonnellate di legname, ramaglie e rifiuti. «Ora tocca all’arenile» ha dichiarato Gianfranco Prataviera, presidente della “Bibione Spiaggia”, la società che gestisce gran parte dell’arenile di Bibione. Si tratta del ripascimento della spiaggia, visto che la mareggiata di dicembre, ha eroso 20 mila metri cubi di spiaggia: la Regione, attraverso un bando, ha messo a disposizione per Bibione 1 milione e 200 mila euro per il lavoro di ripascimento che dovrebbe essere effettuato a febbraio, con il trasporto con i camion della sabbia da Bibione Pineda alla zona di piazzale Zenith, dove l’erosione è stata consistente. «A poche settimane dalla mareggiata che ha colpito il litorale del nord Adriatico, un vento di scirocco ha devastato ulteriormente le nostre spiagge – ha dichiarato il sindaco Pasqualino Codognotto -: dal Tagliamento al Po non c’è una spiaggia che non abbia subito l’erosione. Stiamo pulendo le spiagge dalle tonnellate di materiale depositato dopo le piene dei fiumi e stiamo facendo fronte ad una situazione insostenibile».

IN GINOCCHIO Codognotto è anche presidente dei sindaci della “Costa Veneta”: «Lo Stato ha detto “no” ad una nostra richiesta  di una parte di sgravio del canone demaniale, una mazzata che sta mettendo in ginocchio i nostri imprenditori. C’è bisogno di studiare soluzioni che abbiano nel tempo una durata, perché se non si agisce subito, arriviamo in ginocchio alla prossima stagione turistica, che speriamo possa realizzarsi con una attenuazione della pandemia. Visto il calo dei fatturati e dell’occupazione per i lavoratori delle spiagge, c’è bisogno di essere ristorati se vogliamo mantenere l’occupazione e vivo il nostro turismo balneare, la nostra industria più importante del litorale veneto – ha evidenziato Codognotto -. Spero ci sia una riconsiderazione rispetto a quanto finora è stato detto e scritto: abbiamo bisogno di aiuti, di studi tecnici che diano una risposta definitiva all’erosione costiera. Se ciò non verrà fatto non si riuscirà ad andare avanti, prevediamo una forte crisi. Bisogna tutelare il nostro capitale dell’industria turistica. Servono basi solide e concrete per ripartire tutti assieme. La spiaggia è un punto di partenza per tutti».