Fiume Tagliamento, prioritario laminare il picco di piena per tutelare le popolazioni a valle

Il sindaco di San Michele Codognotto: «Si tratta di portare a termine»

Il fiume Tagliamento, le sue problematiche e le sue bellezze, sono state al centro di alcune conferenze video organizzate da Legambiente Friuli Venezia Giulia. Il presidente Sandro Cargnielutti e Alessandro Ciriani, hanno intervistato il sindaco di San Michele al Tagliamento Pasqualino Codognotto, da anni in prima linea a richiedere interventi che possano tutelare le popolazioni a sud del fiume dal rischio idraulico.

Tornando sula questione delle piene, Codognotto ha sottolineato che «la documentazione in merito deve essere letta bene. Dopo il 1966, ultima grande piena del Tagliamento, anche l’ultimo studio fatto, sui 15 autorevoli portati a termine, parla chiaro: se non viene laminato il picco di piena nel medio corso del fiume, le popolazioni a valle saranno a grave rischio. Sono fondamentali gli accordi su basi scientifiche, analisi svolte dai tecnici e studi fatti. In essi c’è scritto: volete essere sicuri a valle? Ebbene fate qualcosa nel medio corso del fiume. Ora è questione di volontà, non di analisi,  i concetti sono stati già ampiamente elaborati. Si tratta di fare, di concretizzare e di portare a termine-  ha evidenziato Codognotto -. Tuteliamo sì un fiume alpino straordinario, ma mettiamolo in relazione con la sicurezza idraulica dei territori soprattutto di quelli a valle. Il fiume è un unicum e nessuno può permettersi di scaricare i problemi sui territori verso il mare”.

Anche il responsabile nazionale della protezione civile, Borrelli ha dichiarato: «Cerchiamo una soluzione condivisa, ma bisogna intervenire, senza aspettare eventuali nuovi disastri sul territorio».