Ulss4, aumenta la fornitura di dispositivi di protezione individuale

Migliaia di mascherine, migliaia di cappellini, migliaia di grembiuli, gel per l'igiene delle mani, calzari e molto altro

Migliaia di mascherine, migliaia di cappellini, migliaia di grembiuli, gel per l’igiene delle mani, calzari e molto altro. Sono numeri enormi quelli che riguardano gli acquisti e la distribuzione dei cosiddetti dispositivi di protezione individuale (dpi) per il personale sanitario che ogni giorno opera a contatto con persone positive o potenzialmente contagiate da Covid-19.

Alcuni numeri rendono meglio l’entità. Solo la scorsa settimana Azienda Zero ha fornito all’Ulss4 qualcosa come 16 mila mascherine chirurgiche, 2180 mascherine di tipo ffp2, 25 mila cappellini con lacci ed altro.

L’Ulss 4, attingendo dal materiale arrivato anche in precedenza e stoccato nei propri magazzini, ha distribuito personale medico e sanitario 1063 confezioni di gel per l’igiene delle mani, 7951 camici protettivi, 310 occhiali protettivi, 5691 calzari oltre a un enorme quantitativo di mascherine.

<<Materiale rifornito ogni giorno da Azienda Zero, l’ente regionale che si occupa di acquisire questi dispositivi, e molto altro, per le Aziende sanitarie del Veneto – osserva il direttore generale dell’Ulss 4, Carlo Bramezza – . Si tratta di un’attività che in particolare in questo periodo richiede un notevole lavoro da parte del personale amministrativo per quanto riguarda gli acquisti, e del personale che si occupa delle spedizioni e dello stoccaggio della merce. Il quantitativo di materiale fornito è adeguato al fabbisogno dei dipendenti dell’Ulss 4 ma già da questi giorni è in aumento sia per l’attività svolta al Covid-hospital di Jesolo, e sia in generale per tutte le attività di controllo e di monitoraggio in aumento in questo territorio. Raccomandando ai dipendenti aziendali di farne il giusto utilizzo come del resto previsto dalle procedure e parallelamente un doveroso ringraziamento va a tutto il personale che si occupa degli acquisti, della logistica, e agli autisti, perché il loro lavoro, seppur meno visibile rispetto a quello del personale medico, è altrettanto indispensabile nella gestione dell’emergenza>>.