Stop ai parti dal 15 giugno al San Giorgio, i timori della Cisl

Poco più di un mese e sarà interrotto il servizio Punto Nascita nella Casa di Cura San Giorgio di Pordenone. Il 15 giugno sarà l’ultimo giorno – in anticipo di quasi sei mesi rispetto a quanto prospettato in precedenza, ovvero il 31 dicembre – come hanno appreso i lavoratori dal presidente della Casa di Cura, Maurizio Sist.
Non aspettandosi una chiusura così “vicina” la preoccupazione riguarda dunque i lavoratori ma anche le tante donne attualmente seguite dal reparto di Ginecologia della struttura privata.

A renderlo noto è la Cisl FP Fvg attraverso la dirigente del sindacato Aurora Pallaveshi:

In merito alla chiusura repentina del punto nascita presso la Casa di Cura San Giorgio, desideriamo esprimere come Cisl FP FVG la nostra profonda preoccupazione per le implicazioni che questa decisione comporta sulla salute delle future mamme e dei neonati, nonché sulla tutela dei lavoratori coinvolti. La data imposta al Direttore Generale della casa di cura San Giorgio dott. Sist è per il 15/06/2025 ultimo giorno di attività del dipartimento materno infantile. Dal 16/06 Dott Sist progetterà futuro utilizzo.

La chiusura definita “improvvisa” – per quanto attiene le tempistiche – del dipartimento materno infantile con conseguenza la soppressione delle attività del reparto “rappresenta un grave disagio per le donne in gravidanza e le loro famiglie, privandoli di un servizio essenziale e di prossimità, con potenziali rischi per la salute e la sicurezza di madre e del nascituro. La nostra organizzazione ribadisce l’importanza di garantire un’assistenza sanitaria di qualità, accessibile e sicura, nel rispetto delle normative vigenti e dei diritti dei cittadini. Il diritto di cura e assistenziale è un diritto costituzionale. Chiediamo con fermezza che siano adottate tutte le misure necessarie per una adeguata gestione dell’imminente chiusura del punto nascita, coinvolgendo le istituzioni competenti e assicurando un percorso trasparente e condiviso che preveda la tempestiva informazione alle future mamme. Come Cisl FP FVG ribadiamo che è fondamentale tutelare i lavoratori coinvolti, garantendo la continuità occupazionale, condizioni di lavoro dignitose ed il rispetto dei loro diritti” prosegue la nota del sindacato.

Lavoratori della Casa di Cura San Giorgio al presidio a Trieste a settembre 2024 per il mancato rinnovo contrattuale AIOP Aris Rsa sanita privata

Sono venti le professioniste coinvolte: venti ostetriche e due infermiere pediatriche, che dunque passeranno da un rapporto di lavoro a tempo indeterminato a un tempo determinato di tre anni.

“Riteniamo che la salute pubblica debba essere prioritaria e che ogni decisione di questa portata vada presa con la massima responsabilità e attenzione alle conseguenze sociali e sanitarie. La nostra organizzazione rimane disponibile al confronto e al dialogo costruttivo con la direzione ASFO per trovare soluzioni condivise che tutelino la salute dei cittadini e i diritti dei lavoratori” conclude Aurora Pallaveshi, dirigente Cisl FP FVG.

Alla Casa di Cura San Giorgio rimarranno invece i medici – sarà chiuso il punto nascita ma rimarrà la Ginecologia – dove rimarrà l’attività ambulatoriale, così come rimarranno in servizio quattro ostetriche e un’infermiera, personale che tuttavia non è esente da preoccupazioni.

A prendersi carico dei parti dal 16 giugno in poi, sarà il dipartimento materno-infantile del Santa Maria degli Angeli. Il “trasferimento” di dati sanitari, cartelle, personale, incartamenti, andrà ultimato entro quella data.

Intanto Cisl Fp annuncia un presidio davanti alla Casa di Cura San Giorgio di Pordenone per il 22 maggio, come forma di protesta contro il mancato rinnovo contrattuale.