Piano Povertà, Portogruaro Comune capofila del Veneto Orientale

L'assessore Luigi Toffolo: “Garantirà la gestione unitaria. un passo importante per la tutela delle fragilità sociali”

Il Comune di Portogruaro è capofila del Veneto Orientale nel contrasto alla povertà. Giovedì scorso, il 14 marzo, durante la Conferenza dei Sindaci della Sanità del Veneto Orientale, sono stati approvati gli indirizzi dell’atto locale di contrasto alla povertà, come dichiarato dall’assessore ai Servizi Sociali del comune di Portoguaro Luigi Toffolo, che spiega: “Questo atto è la declinazione negli ambiti territoriali locali del piano di povertà regionale. Durante la conferenza è stata approvata la governance territoriale, definito l’atto locale, definita l’integrazione tra le varie misure contro la povertà istituite sui diversi livelli (nazionale, regionale e locale) ed è stato infine ipotizzata la costituzione di una convenzione di ambito per la gestione associata dei servizi riferiti alla povertà.”

L’obiettivo, prosegue Toffolo: “è quello di rafforzare i servizi sociali locali, prevedendo la formazione di equipe territoriali di presa in carico dei beneficiari del Reddito di Inclusione e del Reddito di Cittadinanza. Fino al 31 dicembre dell’anno scorso, il nostro territorio ha registrato 214 nuclei beneficiari, per un totale per 520 persone coinvolte. Inoltre, il Programma Operativo Nazionale Inclusione (PON) ha attivato 36 tirocini in azienda con borse di 350€ l’uno, coinvolgendo circa 100 persone, oltre ad aver attivato servizi educativi domiciliari e voucher per minori dei nuclei beneficiari.”

“Per poter proseguire in modo efficace è stata prevista una cabina di regia che distribuirà le risorse tra i Comuni – continua l’assessore – e Portogruaro, come capofila, detiene la gestione economica, coordina il tavolo tecnico e tiene i rapporti anche con la Regione Veneto. Ci stiamo inoltre attivando anche per la ricerca di risorse umane, in particolare per la figura amministrativa che dovrà essere integrata con le due nuove assistenti sociali assunte per la gestione di questa specifica attività.”

“Il Piano Povertà, infine, prevede un dialogo con i centri per l’impiego. Costoro infatti dovranno segnalare direttamente ai Servizi Sociali dei Comuni le persone richiedenti il Reddito di Cittadinanza a cui saranno riconosciute determinate condizioni di fragilità. In questo modo, anche coloro che dovessero rimanere esclusi dai benefici economici diretti rimarranno comunque considerati presi in carico dai servizi sociali locali e avviati verso percorsi tutelanti specifici. Tutto questo prevede dunque un flusso di informazioni continuo e stretto tra i Servizi sociali comunali e i centri per l’impiego.”

L’assessore Toffolo conclude ricordando ai cittadini che “le domande di Reddito di Cittadinanza si potranno fare presso i Caf, le Poste oppure online sul sito www.redditodicittadinanza.gov.it”.