Conclave; i 17 cardinali elettori italiani

i 17 cardinali italiani foto Benotti Sir


Saranno 133 i cardinali elettori al prossimo Conclave. L’Europa mantiene un ruolo centrale con 53 elettori, di cui 17 italiani. L’80% dei porporati è stato creato da Papa Francesco, segno di un collegio rinnovato e di una Chiesa sempre più globale

Tra i cardinali elettori italiani che parteciperanno al prossimo Conclave, spicca una varietà di esperienze e percorsi. Fabio Baggio (1965), già sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, ha maturato una lunga esperienza nella pastorale dei migranti. Domenico Battaglia (1963), arcivescovo metropolita di Napoli, è stato impegnato nella pastorale sociale e nel servizio alla carità. Giuseppe Betori (1947), arcivescovo emerito di Firenze, ha svolto parte del suo ministero presso la Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana, dapprima come direttore dell’Ufficio catechistico nazionale infine come segretario generale. Angelo De Donatis (1954), già penitenziere maggiore, ha svolto un’intensa attività pastorale come vicario generale per la diocesi di Roma. Fernando Filoni (1946), gran maestro dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, è stato a lungo impegnato nel servizio diplomatico della Santa Sede. Mauro Gambetti (1965), già arciprete della Basilica Papale di San Pietro, ha guidato la comunità francescana del Sacro Convento di Assisi. Claudio Gugerotti (1955), già prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali, ha maturato una vasta esperienza diplomatica come nunzio apostolico in Paesi dell’Europa orientale e del Medio Oriente. Augusto Paolo Lojudice (1964), arcivescovo metropolita di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino, ha lavorato a lungo nella pastorale delle periferie romane. Francesco Montenegro (1946), arcivescovo emerito di Agrigento, è stato presidente di Caritas Italiana, con particolare attenzione al fenomeno migratorio. Pietro Parolin (1955), già segretario di Stato, ha svolto un ruolo centrale nella diplomazia vaticana e nei negoziati internazionali. Giuseppe Petrocchi (1948), arcivescovo metropolita dell’Aquila, ha guidato la ricostruzione ecclesiale e sociale dopo il terremoto del 2009. Baldassare Reina (1970), vescovo ausiliare di Roma, proviene da una feconda esperienza accademica e pastorale in Sicilia. Roberto Repole (1967), arcivescovo metropolita di Torino e Susa, è stato direttore della Facoltà Teologica di Torino, con un impegno nella riflessione ecclesiologica contemporanea. Marcello Semeraro (1947), già prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, profondo conoscitore dell’ecclesiologia maturata con il Concilio Vaticano II, ha lavorato al servizio della riforma della Curia romana. Mario Zenari (1946), nunzio apostolico in Siria, è stato partecipe delle sofferenze causate dal conflitto mediorientale. Matteo Maria Zuppi (1955), arcivescovo metropolita di Bologna e presidente della Cei, ha maturato un lungo percorso nel dialogo ecumenico e nella promozione sociale. Oscar Cantoni (1950), vescovo di Como, ha guidato il suo ministero con particolare attenzione alla formazione sacerdotale e alla pastorale giovanile.