Pordenone, Irse, giovedì 8 febbraio: appuntamento con “Tutto per i bambini” di Delphine De Viagn Nancy

Si tratta del secondo incontro della serie Narratori d'Europa “Brave new Humanity. Il futuro artificiale che ci aspetta”, giovedì alle 15.30 nell’Auditorium della Casa dello Studente Antonio Zanussi (in foto l'autrice del volume in discussione l'8 febbraio)

Con i romanzi di quattro grandi autori del nostro tempo – Ian McEwan, Delphine DeVigan, Cass Hunter e Hanna Bervoets – e con un ciclo di incontri legati a un presente fluido che è giàfuturo torna a Pordenone, dal 1° al 22 febbraio, ogni giovedì alle 15.30 nell’Auditorium dellaCasa dello Studente Antonio Zanussi, la rassegna Narratori d’Europa, promossa dall’IRSE, IstitutoRegionale di Studi Europei, giunta al traguardo della sua 16^ edizione quest’anno sul tema “Brave newHumanity. Il futuro artificiale che ci aspetta”. Spiega la coordinatrice Eleonora Boscariol che il ciclo diappuntamenti nel 2024 propone un excursus attualissimo nella narrativa europea contemporaneaspaziando fra intelligenza artificiale e social media, per una riflessione sul complesso equilibrio fra vitareale e virtuale, ma anche per comprendere potenzialità e pericoli delle grandi novità tecnologiche che ciincuriosiscono e spesso anche ci spaventano. Come sempre a cura di Stefania Savocco, la rassegnaalternerà nel corso degli incontri l’analisi critica e la lettura di estratti dai romanzi». E la curatrice di“Narratori d’Europa”, Stefania Savocco, sottolinea: «Esiste un genere diffusissimo in Europa, quellodella speculative fiction, che interpreta con inquietanti scenari la contemporaneità, divenendo celebrazionee analisi critica a un tempo delle conquiste umane. Nel Novecento avremmo parlato di letteraturafantascientifica e distopica: pensiamo a George Orwell, Isaac Asimov, Philip K. Dicks. Più recentemente ibritannici Ian Mc Ewan e Cass Hunter si sono soffermati sulle macchine che imparano e si emozionano, intutto simili ai chatbot dall’apprendimento automatico di OpenAI; la francese Delphine De Vigan costruisceun giallo che scava nell’interazione tra realtà materiale e analogica che oggi chiamiamo Onlife; e l’olandeseHanna Bervoets ci trasporta nel mondo pervasivo dei social, nel mare magnum di contenuti che istiganoalla falsità, all’odio e alla violenza. Una dimensione dai confini labili, in cui si confondono e intreccianopericolosamente audacia e coraggio, rischio e presunzione, quella di una “brave new humanity”, perl’appunto.Quattro dunque le tappe in programma, ogni giovedì – 1, 8, 15 e 22 febbraio – dalle 15.30 alle 17.30, inpresenza alla Casa dello Studente, ma anche in diretta streaming. Nella parte conclusiva degli incontri iltestimone passerà a David Villarecci, studente di Lingue civiltà e scienze del linguaggio di Ca’ Foscari, divolta in volta chiamato a intervistare il ricercatore Gabriele Santin, che nel 2014 costruì una mano roboticanel proprio garage (1 febbraio), o a dialogare in maniera interattiva con il pubblico sul tema dell’intelligenzaartificiale e dei social media (1 e 15 febbraio). Giovedì 22 febbraio, è invece prevista la partecipazione deltraduttore del romanzo di Hanna Bervoets, Francesco Panzeri, in dialogo con Stefania Savocco. L’accessoad ogni incontro è libero, il programma dettagliato con prenotazioni sul sito1 febbraio “Macchine come me” di Ian McEwan Einaudi Supercoralli, 2019)

8 febbraio si prosegue con l’incontro dedicato al recentissimo e acclamato romanzo “Tutto per i bambini”, di Delphine de Vigan (Einaudi Supercoralli2022). Moglie e madre modello, Mélanie gestisce un canale youtube che ha milioni di iscritti, Happy Récré,interamente dedicato ai suoi figli, Sam e Kim, di otto e sei anni. I bambini si esibiscono in una recitaininterrotta davanti alla telecamera: Mélanie ha trasformato le loro identità in un bene di consumo. Ma ungiorno i riflettori di Happy Récré fanno cortocircuito. Kim è scomparsa. Delphine de Vigan si avventura concoraggio nell’universo complesso e affascinante dei social network, restituendo il ritratto di una società – lanostra – in cui non c’è niente che non possa essere messo in scena e in vendita. Persino, e soprattutto, lafelicità.

15 febbraio riflettori su “Il dono di Rachel” (Longanesi 2019), di Cass Hunter: unromanzo in cui la protagonista, Rachel Prosper – amata dal marito, una figlia adolescente, un lavoro perfettoper la sua mente geniale – ha un segreto intimo, qualcosa che può rompersi all’improvviso, dentro di lei, esegnare la sua fine da un momento all’altro. Per questo si dedica anima e corpo a un progetto scientificodalla portata dirompente, un esperimento tanto segreto quanto costoso. E quando Rachel non c’i sarà piùavrà lasciato un’eredità inattesa e strardinaria, un ultimo regalo di nome … iRachel. una storia d’amore e disperanza, capace di far riflettere su ciò che davvero ci rende umani.

22 febbraio, sul filo rosso dell’autrice olandese Hanna Bervoets e del suo romanzo “Questopost è stato rimosso” (Mondadori 2022). Essere un moderatore di contenuti significa vedere l’umanità alsuo peggio, ma Kayleigh accetta l’incarico per una piattaforma di social media, attratto dal guadagno. La suaresponsabilità consiste nell’esaminare video e foto offensivi, sproloqui e teorie cospirative, e decidere qualidebbano essere rimossi. Una storia potente e attuale su chi o cosa determini la nostra visione del mondo, unromanzo che mette in luce il potere delle grandi aziende tecnologiche e il modo in cui ci controllano e cicambiano.