Pordenone
Cordenons: sabato 2 Requiem di Mozart in Santa Maria Maggiore
Si rinnova l’appuntamento con i Concerti di Natale dell’Accademia Naonis di Pordenone: appuntamento alle 21

Si rinnova l’appuntamento con i
Tale è anche la solenne composizione della
Una terza replica sarà realizzata nell’anno nuovo, domenica 14 gennaio 2024 alle 16 nella Chiesa dei SS. Martino e Rosa a Conegliano.
Promossi con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e le Parrocchie ospiti, i Concerti propongono una delle partiture più note del genio di Salisburgo, l’ultima prima della sua morte avvenuta a Vienna il 5 dicembre 1791. La storia narra che l’opera gli fu commissionata dal conte von Walsegg, che volendo però mantenere segreta la sua identità, si mise in contatto con il musicista attraverso delle lettere anonime inviate da un misterioso messaggero. Mozart compose il “Requiem” in uno stato di estremo logoramento fisico, ossessionato da foschi presentimenti, e morì il giorno successivo al completamento del “Confutatis maledictis”. La partitura fu terminata in gran segreto da uno dei suoi allievi, Franz Xavier Süssmayr, in parte sugli appunti del Maestro e su incarico della vedova Constanze, lasciando aleggiare intorno a quest’opera un’aura duratura di romanticismo e mistero.
La commissione del “Requiem” offrì a Mozart l’occasione di soddisfare la pulsione mistica dettatagli dalla sua potente sensibilità anche nel campo della tradizione musicale religiosa, affrontando in un genere da lui mai frequentato, quello della “missa pro defunctis”.
Nonostante la genesi particolare della composizione, il “Requiem” risulta all’ascolto opera unitaria nella fattura come nell’ispirazione, del tutto aderente al potente messaggio del rito cattolico: dai dolori del trapasso alla luce eterna, dalle lacrime e dall’oscura valle della morte all’eterno riposo, dalle preghiere e dalle suppliche al riconoscimento che Dio verrà a liberare il suo popolo unito nella fede e nella speranza.
Info nel sito web www.accademianaonis.it e sulle pagine social della Naonis.