Pordenonelegge: i minicosmi di Odette Copat

La scrittrice pordenonese, conosciuta per il suo blog e per la rubrica settimanale sul quotidiano Messaggero Veneto, presenta il suo secondo libro questa sera alle 21 nell'Auditorium della Regione intervistata da Antonio Bacci

In libreria dall’8 settembre, sarà presentato in anteprima a Pordenonelegge il nuovo libro dell’autrice pordenonese Odette Copat, intervistata da Antonio Bacci. “Minicosmi esce a distanza di tre anni dal mio primo libro, Manuale malincomico, da cuinonostante diverse ’m’ in comune (di cui una storta) si differenzia allontandosi dall’autofiction per avvicinarsi al romanzo. Direi un ’quasi-romanzo’ piuttosto particolare, con giochi, poesie e perfino interviste a persone in carne e ossa che si innestano in  una storia di fantasia. Quella di una donna (Codette Patò) che, avendo perso in un solo colpo amore e lavoro, si trova a ricominciare da zero. E lo fa partendo dalle poche (e piccole) cose che le sono rimaste, indagandole in modo creativo, a volte divertente, altre surreale, dimostrando che non importa se in mano hai oro o cocci, ciò che hai lo devi usare” racconta la scrittrice. La protagonista si aggira perennemente in pigiama, impermeabile e Dr. Martens, “macinando chilometri a piedi in zone che somigliano alle nostre – prosegue l’autrice – O meglio, sono le nostre ma leggermente diverse, arbitrarie, reali e fantastiche insieme. Codette è una sorta di terremotata emotiva. Non a caso è nata in Friuli nello stesso giorno del terremoto del ’76 e per questo si sente piena di faglie in testa, arrivando a chiedersi se il suo demone interiore, che sembra votarla all’instabilità, non sia una sorta di fratello minore (e un po’ sfigato) dell’Orcolat”. La storia non è autobiografica “ma mi sono divertita agiocare col nome della protagonista (e non solo): un anagramma scherzoso del mio. Chi l’ha letta in anteprima m’ha detto che somiglia a un’opera teatrale, con ambientazioni e fondali che ricordano quasi dei diorami. Più che un libro mi è uscitoun “librido”. Lo chiamo così perché mischia generi e forme, oltre a esser fatto con “ingredienti a chilometro zero” che tutti noi abbiamo a portata di mano, ma che amalgamati in modo creativo possono dar vita a “ricette” nuove e, si spera, gustose. Luoghi vicino a casa, all’apparenza insignificanti, cantieri abbandonati, sale d’attesa, cimiteri e ristoranti anonimi dove si muovono personaggi discreti, taciturni, ruvidamente friulani. Ciò che cercavo, e che i lettori giudicheranno se sia riuscita a trovare, è  un’atmosfera di provincia rivisitata in chiave quasi da film d’animazione giapponese, dove realtà e fantasia sono sempre a braccetto”. Minicosmi ha come sottotitolo “una mappa sentimentale”; nelle librerie pordenonesi dall’8 settembre e in tutte le altre librerie d’Italia dal 14 settembre. È anche una delle anteprime di Pordenonelegge e verrà presentato giovedì 14 settembre alle ore 21 all’Auditorium della Regione (partner Burger King Pordenone). Odette Copat vive a Pordenone, si occupa di autismo,cura il blog blog 30giorninprova e la rubrica domenicale “Settimo senso” nel “Messaggero Veneto”. Odette Copat sarà impegnata durante il festival nel presentare libri anche di altri autori: mercoledì 13 alle 20.30 nel Ridotto del Verdi partecipa a “Centomilioni” di Marta Cai, con Monia Merli, Federica Pivetta e i pordenonebooklovers; giovedì alle 9 presenterà Francesco Musolino e Anna Vivarelli. Sabato 16 alle 17 nel Ridotto del Verdi intervisterà Paolo Milone.