Venerdì primo settembre: presentata Pordenonelegge al Mantica. Presente vicepresidente Fvg, Anzil

Per la 24esima edizione di Pordenonelegge il simbolo scelto è rappresentato da due piume: un gioco di parole e di accenti tra leggere (il verbo) e leggére (l'aggettivo). Dal 13 al 17 settembre la città si tingerà ancora una volta di giallo e sono previsti in città nel territorio del Friuli occidentale oltre 500 eventi, 584 protagonisti, 334 eventi e 65 anteprime italiane e internazionali, per cinque memorabili giornate in oltre 40 location destinate agli incontri.

– “Pordenonelegge si conferma, dopo quasi un quarto di secolo, una delle manifestazioni culturali più importanti a livello nazionale e con un sempre maggiore respiro internazionale. In tutti questi anni il festival letterario ha dimostrato che proponendo cultura di alto livello si crea anche un importante valore aggiunto e una vasta ricaduta sull’indotto economico e turistico del territorio regionale. Per questo la Regione continuerà a essere accanto alla manifestazione, perché ogni investimento nella cultura restituisce, oltre che occasione di incontro e di arricchimento per la comunità, anche un importante ritorno di immagine per il territorio della nostra regione”.

 

Lo ha detto il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura Mario Anzil partecipando questa mattina alla conferenza stampa di presentazione della 24esima edizione di Pordenonelegge. Nell’incontro il vertice della Fondazione Pordenonelegge e lo staff dei curatori del “Festival del libro con gli autori” hanno illustrato le maggiori novità dell’edizione di quest’anno.

 

Per la 24esima edizione di Pordenonelegge il simbolo scelto è rappresentato da due piume: un gioco di parole e di accenti tra leggere (il verbo) e leggére (l’aggettivo). Dal 13 al 17 settembre la città si tingerà ancora una volta di giallo e sono previsti in città nel territorio del Friuli occidentale oltre 500 eventi, 584 protagonisti, 334 eventi e 65 anteprime italiane e internazionali, per cinque memorabili giornate in oltre 40 location destinate agli incontri. Anche quest’anno il festival sarà diffuso e uscirà in provincia con eventi in otto Comuni (Azzano Decimo, Casarsa della Delizia, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento e Spilimbergo e Prata di Pordenone).

 

L’apertura del festival sarà all’insegna del respiro ormai internazionale della manifestazione con l’anteprima per il secondo anno di fila – una settimana prima – a Praga e l’evento di inaugurazione il 13 settembre al Teatro Verdi (occasione nella quale si sono voluti come ospiti d’onore in platea ben 200 giovani, 16-26enni che rappresentano, idealmente, il futuro del festival e degli anni che viviamo) con Andrei Kurkov, scrittore ucraino e autore del “Diario di un’invasione”.

 

“Il Friuli Venezia Giulia – ha evidenziato il vicegovernatore – ha una vocazione al dialogo con l’Europa centrale e orientale ed è artefice di relazioni con questi Paesi anche attraverso una cultura di frontiera, come quella che ormai da anni Pordenonelegge ha saputo proporre e come continuerà a fare anche in futuro”.

 

“Alla Fondazione, agli organizzatori e a tutti i volontari che operano per la migliore riuscita della manifestazione – ha proseguito Anzil – va il plauso dell’Amministrazione regionale.

L’edizione di quest’anno, oltre a un forte respiro internazionale, saprà essere pluralista, così da consentire ai molti partecipanti ai tanti incontri proposti di ascoltare le voci più diverse che possano arricchire gli scambi e i confronti culturali. La cultura ha sempre il dovere di essere aperta e plurale, a maggior ragione in una regione che è policentrica come il Friuli Venezia Giulia le proposte culturali devono essere sempre polifoniche”.

 

Pordenonelegge compie ventiquattro anni e punta sui giovani con molti appuntamenti dedicati.

 

“Rispetto ai giovani – ha fatto notare il vicegovernatore – è importante anche sottolineare che quest’anno a Pordenonelegge tornerà “LeggiAMO 0-18″, il progetto regionale di promozione della lettura sostenuto dalla Regione. Uno dei grandi meriti del Festival è anche quello di rendere nuovamente affascinate, come lo è stato per secoli, anche tra le giovani generazioni la pratica della lettura che rischierebbe di perdersi con l’uso delle nuove tecnologie”.