Ex Battirame del San Carlo: sarà stazione cicloturistica e centro per anziani

Scade oggi la gara d’appalto di progettazione ed esecuzione dell’opera da 2,6 ml di euro, in programma a Pordenone nell'area verde tra viale della Libertà e il laghetto San Carlo (e parco di San Valentino)

Uno dei primi edifici industriali di Pordenone diventerà uno spazio rinnovato dove ospitare un centro diurno per anziani e uno spazio ricreativo per giovani, ma anche una piccola foresteria per cicloturisti; il secondo edificio più piccolo accoglierà servizi vari (spogliatoi, docce, armadietti, ricovero per bici) dove cambiarsi e ripulirsi dopo aver fatto una corsa in bici o a piedi nei parchi della città.

Si tratta dell’ex Battirame, un edificio che era rimasto sepolto dalla vegetazione, le cui prime attestazioni risalgono al 1450 circa. L’immobile si trova lungo la roggia ora costeggiata dalla ciclabile che dal Laghetto San Carlo conduce in viale della Libertà. Oggi lunedì 31 luglio scade la gara per l’aggiudicazione del progetto esecutivo ed edificazione (l’appalto è integrato), per una spesa totale di 2 milioni 650mila euro (la base d’asta è di 1,6 milioni di euro). L’intero intervento sarà realizzato con fondi comunitari (Pnrr e Pinqua) più fondi governativi (stanziati come copertura per i maggiori costi), come ha ricordato Ivo Rinaldi, responsabile unico del procedimento, durante la conferenza stampa di presentazione. “Sarà una palestra a cielo aperto, un luogo di Pordenone tornerà a rivivere” ha ricordato Lidia Diomede assessora all’Urbanista di Pordenone. “Tra i tanti progetti di recupero, questo è quello di cui forse siamo più orgogliosi, fa parte dello stesso gruppo di progetti dell’ex Birreria, sulla cui riuscita in pochi avevano scommesso.

Sono una serie di interventi cui si aggiunge anche il Cral di Torre, luogo operaio storico della città” ha spiegato Alessandro Ciriani, sindaco di Pordenone prima di tornare sulle polemiche U che hanno avuto al centro del dibattito cittadino i 53 tigli dell’ex Fiera. A spiegare l’intervento è stato Marco Giordani, ingegnere referente della progettazione firmata da una rete temporanea (Cooprogetti e Mads). Dopo le interlocuzioni con la Soprintendenza che ha tolto gli iniziali vincoli, si prevede di demolire e ricostruire “pur mantenendo quanto più possibile il valore storico dell’edificio, mantenendo volumi e forme” ha spiegato Giordani. L’antico corpo a L verrà mantenuto a due livelli rifacendo le murature (l’edificio attualmente è molto compromesso e crollato in più parti) ex novo, tranne quelle che si affacciano sulla roggia più storiche. Al piano terra si prevede uno spazio diurno per anziani con sale ricreative e accoglienza, al primo piano una foresteria e uno spazio di aggregazione per giovani che si affaccia sulla roggia.

Nell’altro edificio (la ex centrale idroelettrica, tra le prime di Pordenone) si prevedono servizi tra cui docce, spogliatoi, deposito, sempre aperto con sistema di controllo degli accessi. Una volta finito, la gestione dovrà essere affidata tramite bando “vorremmo inaugurare la struttura appaiandola già al bando per la gestione” ha spiegato il sindaco Ciriani. Al di fuori ci saranno colonnine per la ricarica delle bici elettriche. In futuro si prevede anche di realizzare delle passerelle per congiungersi alle ciclabili. “Pordenone è meta finale del Cammino di San Cristoforo, appetibile per il cicloturismo” ha ricordato Morena Cristofori, assessora al Turismo.