Pordenone
Pordenone: la Storica Società Operaia premia i soci
Nell’Assemblea svoltasi venerdì 14 aprile, con la partecipazione del Sindaco di Pordenone Alessandro Ciriani e del Prefetto di Pordenone Domenico Lione, il Presidente Mario Tomadini ha ricordato le molte attività realizzate nel 2022 e tracciato le linee per il 2023, ultimo anno del Triennio di programmazione regionale, che aprirà ad un nuovo ciclo di progettazione culturale e sociale
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Si è svolta venerdì 14 aprile presso la sede di Palazzo Gregoris, l’assemblea generale dei Soci della Storica Società Operaia di Pordenone, presieduta dal Presidente Mario Tomadini e partecipata dalla presenza delle autorità civili e militari della città, con il Sindaco Alessandro Ciriani, insieme al vicesindaco e assessore alla cultura Alberto Parigi e con il Presidente del Consiglio comunale Pietro Tropeano, il Prefetto di Pordenone Domenico Lione e il Comandante provinciale dell’arma dei Carabinieri ten. col. Roberto Spinola.
L’occasione ha significato anche un momento di festa per la consegna degli attestati di fedeltà ai soci con 25 e 50 anni di appartenenza all’Operaia ai soci da 50 anni Aldo Brunetin e al Maestro del Lavoro Giovanni Moro (premio ritirato dal figlio) e a Bruno Bomben e Giorgio Zanetti, soci da 25 anni.
Il Presidente Tomadini, nella sua relazione morale ed amministrativa, ha ricordato le molte attività svolte nel 2022, anno che ha visto anche la conclusione di alcune iniziative rallentate dalla pandemia, proseguendo lungo le linee di impegno verso la platea scolastica, con il progetto “Di sana e robusta Costituzione” e le produzioni musicali di “All’opera, ragazzi!” e “Orpheus” (di grande successo gli ultimi due debutti: “Se vivrò dovrò pure tornare”, spettacolo teatrale sul Friuli e Pasolini co-prodotto con il Teatri Stabil Furlan, e “Il Piccolo Principe” per la platea dei giovanissimi, in prima riedizione dopo il Teatro alla Scala, proprio a inizio 2023), la divulgazione con il ciclo di incontri “Parole per un Nuovo Umanesimo”, i convegni (molto partecipati quello sul fenomeno giovanile “Hikikomori” a Pordenone e quello dedicato alla storia dell’emigrazione femminile regionale a Gorizia, nel quadro di Go! 2025), le conferenze, i concerti, i progetti di aggregazione per bambini e per anziani (“Le ragazze del Primo Novecento + Uno”), la ricerca storica sulle Società di Mutuo Soccorso e le condizioni socio-economiche della Destra Tagliamento dopo l’unificazione al Regno d’Italia (1866, data che coincide anche con la fondazione delle SOMSI di Pordenone), la valorizzazione dell’Archivio e della Biblioteca storica ed infine le mostre presso il Centro Culturale, che dallo scorso anno si arricchiscono anche di una programmazione condivisa con il Comune di Pordenone, in accordo con l’Assessorato alla Cultura e Politiche giovanili.
Un palinsesto ricco di risultati e di collaborazioni con un’ampia rete di Associazioni, enti e sodalizi attivi in campo culturale e sociale che ha già avviato le attività del 2023, anno che sarà l’ultimo del Triennio di programmazione regionale dei Centri di divulgazione culturale, traguardo che pone fin da ora le basi per un nuovo progetto da sviluppare proprio contando su queste importanti sinergie con il territorio.
E proprio su questo punto si sono soffermati anche il Prefetto Lione (da parte sua un plauso in particolare alle iniziative di carattere educativo verso i giovani) e il Sindaco Alessandro Ciriani, che ha ringraziato la Storica Società Operaia per il fattivo contributo che offre alla “rinascita” della città dopo il Covid, ma anche per aver saputo fare proprio il concetto di “comunità”: “la Società Operaia ha interpretato al meglio questo ‘sentire comune’ con la propria attenzione ai giovani e agli anziani” ha detto il Sindaco “valorizzando le radici e i valori di un territorio da sempre legato ai temi del lavoro, della manifattura, dell’industria, come testimoniato appunto dal fiorire in epoca storica delle Società di Mutuo Soccorso, ma che sa anche produrre e godere dell’arte e della cultura”.
Info: www.somsipn.it