Pordenone
Pordenone: Aspettando Dedica il 17 e 18 febbraio
In chiesa di San Gregorio a Sacile il 17 febbraio, alle 20.45: “Canoe”, lettura scenica dall’omonimo libro di racconti di de Kerangal. Sabato 18 alle 20.45 al teatro Mascherini di Azzano "Il pranzo della domenica. Voci dalla cucina in un giorno di festa"
Fra narrazione e musica, affidate a quattro artisti friulani, entrano nel vivo le anteprime di Dedica festival con due appuntamenti in programma domani e sabato nel corso dei quali andranno in scena due produzioni del festival per il percorso che conduce alla rassegna di marzo. La chiesa di San Gregorio di Sacile, domani, venerdì 17 febbraio, alle 20.45, ospiterà, “Canoe”,lettura scenica dall’omonimo libro di racconti di de Kerangal originati dal desiderio di sondare la natura della voce umana, nella riduzione drammaturgica e interpretazione di Nicoletta Oscuro, attrice, cantante e ricercatrice, con l’accompagnamento del musicista Matteo Sgobino. Maylis de Kerangal rivela di aver concepito Canoe come un romanzo in otto atti: al centro Mustang, romanzo breve, e intorno, come satelliti, sette racconti.In questa lettura scenica vengono presi in considerazione proprio i racconti che creano la “cornice” del libro, scritti in modo tale che tutti siano collegati tra loro, perché originati dallo stesso desiderio. Dichiara la scrittrice: «Ho voluto intercettare una frequenza, cogliere un soffio, tenere una nota nel corso di tutto un libro dedicato a una tribù di donne. Donne di tutte le età, solitarie, sognatrici, volubili, ossessionate, o marginali. Sono loro che occupano tutto lo spazio»
Si intitola invece “Il pranzo della domenicaVoci dalla cucina in un giorno di festa” lo spettacolo che si terrà sabato 18 febbraio ad Azzano Decimo, nel teatro Mascherini, sempre alle 20.45, organizzato con il sostegno del Comune di Azzano Decimo, narrazione in musica e invito a tavola sulla traccia del romanzo di de Kerangal “Un chemin de tables”, per riscoprire quel senso di conviviale condivisione che la frettolosa dimensione del nostro tempo ci ha fatto dimenticare: saranno un maestro dell’affabulazione come Angelo Floramo e il fisarmonicista Gianni Fassetta a titillare l’appetito degli ospiti con ricette tutte da raccontare capaci di partire dal piatto per smarrire il passo nel profumo degli orti, nell’ebbrezza delle vigne, nei sentori delle cantine. Tra macchie di sugo che hannole sfumature della poesia e un acciottolio di stoviglie che si fa sinfonia e stupore. Alla fine del pranzo (o dello spettacolo?) verrà voglia di cantare assieme. Magari un po’ brilli. Ma di felicità ritrovata, non solo di vino. Insomma, l’oste Angelo Floramo e lo chef Giannino Fassetta faranno sobbollire insieme note e parole imbandendo una metafora per parlare di quello che siamo diventati e di come invece dovremmo imparare ad essere ancora.
L’ingresso agli eventi è libero, senza prenotazione, fino a esaurimento dei posti disponibili.
INFORMAZIONI
Thesis Associazione Culturale
tel. 0434 26236