Pordenone: l’addio commosso e sentito della diocesi e della città a don Luciano Padovese

“Un uomo e un prete sapiente, che ha vissuto intensamente il rapporto con l’umanità  e che ha saputo coniugare il rapporto tra fede e cultura” questo il ricordo nelle parole del vescovo Giuseppe Pellegrini di don Luciano Padovese di cui oggi è stato celebrato il funerale nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone, proprio nel giorno del suo 90° compleanno

“Un uomo e un prete sapiente, che ha vissuto intensamente il rapporto con l’umanità  e che ha saputo coniugare il rapporto tra fede e cultura” questo il ricordo nelle parole del vescovo Giuseppe Pellegrini di don Luciano Padovese di cui oggi è stato celebrato il funerale nel Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone. Una messa in cui dare l’estremo saluto a monsignor Padovese, proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto novant’anni. Come ricordato dal vescovo, don Luciano si è dedicato alla sua città, non risparmiando mai un sorriso accogliente; docente di Teologia Morale per 45 anni in Seminario, per più di trent’anni vicario episcopale o delegato per la Cultura, dal 1965 fino a quest’anno ha diretto la Casa dello Studente di Pordenone. Un luogo diventato “un arcipelago di relazioni, segno di profezia in un’umanità che spesso vive purtroppo il contrasto e lo scontro” lo ha ricordato il vescovo.

È stata una celebrazione particolarmente sentita, quella che si è tenuta in Duomo questa mattina, partecipata non solo dalla comunità diocesana clericale (presente anche il vescovo emerito Ovidio Poletto), ma anche dai maggiori rappresentanti delle Istituzioni della città: il Prefetto, il Questore, il sindaco di Pordenone accompagnato dal presidente del Consiglio comunale (presenti anche tre ex sindaci cittadini), il presidente della territoriale di Confindustria, rappresentanti degli organi di governo territoriale, e moltissimi pordenonesi che si sono stretti attorno ai più vicini collaboratori di don Luciano che fanno parte della grande famiglia della Casa dello Studente.

Moltissimi sguardi bagnati di lacrime hanno dato l’ultimo saluto al feretro portato in spalla dai sacerdoti più giovani della Diocesi di Concordia-Pordenone.