Consorzio do bonifica Cellina Meduna: 13 milioni di opere concluse e 10 milioni di opere affidate

13 milioni di euro di opere concluse, altri 13 di lavori in corso e ulteriori 10 milioni in progetti affidati. E il tutto a fronte di canoni irrigui che restano in linea con il 2024. E’ un’immagine di piena attività quella che emerge dai tradizionali incontri sul territorio promossi dal Consorzio di bonifica Cellina Meduna. Quest’anno, secondo un’ottica di rotazione, i vertici dell’ente hanno incontrato soci e cittadini a Cordovado, Spilimbergo, Fontanafredda e Maniago. Per l’occasione sono stati illustrati gli obiettivi dell’esercizio appena avviato, secondo quanto contenuto nel bilancio di previsione approvato dall’assemblea. Alla presenza di amministratori, consorziati e abitanti, il presidente Valter Colussi ha ringraziato le comunità ospitanti per le serate di approfondimento. Venendo ai dati concreti, quelli snocciolati da Colussi e dal direttore generale Massimiliano Zanet offrono un quadro di solidità e di costante presidio sul territorio. Tra trasformazione e ammodernamento degli impianti, riqualificazione idraulica e improvvise emergenze legate al maltempo, il Cbcm ha appena mandato in archivio poco meno di 13 milioni di euro di cantieri. Poi ce ne sono altrettanti in fase di decollo proprio in queste ore, come nel caso del canale di Istrago che serve 3 mila e 500 ettari coltivati, delle rogge Roiuzzola e Brentella o della presa di Maniago, danneggiata dalla piena del Colvera dello scorso autunno. Infine i sogni nel cassetto che sono nel frattempo maturati al rango di autentici piani di investimento. “Qualche mese fa abbiamo ricevuto 5 milioni di euro dal Fondo di concertazione e sviluppo Stato – Regione per rifare le tubazioni di collegamento tra le zone alimentate dal Cellina – ha anticipato Colussi -. A queste risorse se ne aggiungono altrettante su cui stanno già operando i nostri tecnici: il Consorzio è sempre a fianco dei propri soci e dei Comuni serviti dai nostri impianti. L’aspetto positivo è che a fronte di questa mole di interventi, i canoni irrigui del 2025 non sono stati aumentati. La prolungata assenza di piogge di tre anni fa ci ha rafforzato ulteriormente su una strada già avviata con successo dal Cellina Meduna nel corso dei decenni: grazie all’innovazione e alle costanti manutenzioni vogliamo fare di più con meno acqua, aumentando via via le superfici raggiunte dal servizio di bagnatura”. Non è infatti un caso che nel 2022 – 2023 il raccolto agricolo del Pordenonese si salvò dalla terribile siccità solo grazie al Cbcm, impegnato anche di notte a recuperare masse idriche da distribuire poi nei campi collegati alla rete di distribuzione.