Pordenone
Fiammetta Borsellino a Pordenone: l’importanza di testimoniare contro le mafie
Le sue parole: E’ importante testimoniare, collaborare, fare attenzione perchè le mafie esistono ancora e operano là dove c’è il denaro.
Auditorium Vendramini affollato, molti i giovani, per ascoltare Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo, vittima della mafia il 19 luglio 1992 a Palermo. Serata organizzata dall’Associazione Aladura e dall’Istituto Vendramini. Un interminabile applauso ha accolto Fiammetta Borsellino all’inizio della serata. Lei ha coinvolto il pubblico con la narrazione della sua scelta di lasciare un lavoro stabile per girare l’Italia e testimoniare i valori trasmessi da suo padre e per i quali ha perso la vita. Testimoniare nelle scuole soprattutto, ma anche andare nelle carceri perché, se pur difficile, è importante che un colpevole si riconosca tale e ricostruisca la propria vita. E’ importante testimoniare, collaborare, fare attenzione perchè le mafie esistono ancora e operano là dove c’è il denaro. Tra la droga, gli appalti. Hanno potentati al nord del nostro Paese. Hanno molti beni. Bisogna combattere il connubio mafia e potere, dove c’è complicità. Bisogna combattere la menzona, altrimenti il Paese non è libero. Grande il ricordo del padre, che viveva tra la gente, che soffriva per quella scorta così giovane che sapeva in pericolo. Che amava la vita, ma che ha anche insegnato ad affrontare la morte. Quella di Fiammetta Borsellino è una memoria operante perché vincano la verità, l’amore e il dialogo. m.l.g.a.