Pordenone
Pordenone Doc Festival: appuntamenti dle 10 aprile
Ancora tre film in anteprima nazionale, dal toccante Les enfats terribles, ambientato nella Turchia di Erdoğan al ritratto dell'artista ucraino Ivan Prykhodko. Gran finale con il concerto esclusivo dei Solisti Veneti, omaggio a Pino Donaggio e alla bellezza fragile e senza tempo di Venezia
Pordenone, 9 aprile 2022. A Cinemazero, domenica 10 aprile, il gran finale della XV edizione del Pordenone Docs Fest – Le Voci del Documentario è affidato al concerto esclusivo de “I Solisti Veneti – Ensemble Vivaldi”,con brani delle musiche composte da Pino Donaggio. L’orchestra, fondata nel 1959, è ascesa rapidamente ai vertici della fama internazionale, destando l’incondizionato entusiasmo del pubblico e della critica. Ambasciatori della cultura e della musica nel mondo, con più di seimila concerti tenuti in oltre novanta nazioni, I Solisti Veneti hanno suonato nelle più importanti sale da concerto e per le più prestigiose istituzioni musicali.
L’appuntamento è alle 20:45 in Sala Grande, con le premiazioni dei film in concorso, alla presenza dei giurati Hanif Kureishi, Penelope Bortoluzzi e Claudia Tosi.Saranno assegnati il riconoscimento per il miglior documentario, il premio del pubblico, il premio del pubblico giovane e il Crédit Agricole FriulAdria – Green Documentary Award. A seguire, la proiezione dello splendido documentario Lo sguardo su Venezia che mostra la magia della laguna attraverso i secoli, dai paesaggi di Canaletto ai selfie dei turisti, alla ricerca della bellezza autentica e delle tecniche per rappresentarla. Intervengono Pino Donaggio, autore delle musiche, il regista Simone Marcelli e Carlo Montanaro.
Donaggio sarà protagonista anche nel pomeriggio, con la masterclass a ingresso libero Come sinfonia, in esclusiva per il festival, alle 16:30 in Sala Ellero a Palazzo Badini. Musicista a tutto tondo, ultimo tra i romantici, genio poliedrico e antidivo per eccellenza,Pino Donaggio nella sua carriera è stato tutto questo. Da Burano al sodalizio con Brian De Palma, passando per le luci di Sanremo, ha accompagnato con il suo genio e le sue notepiùdi sessant’anni di storia italiana, e non solo. Come sinfonia è anche il titolo della sua biografia, scritta da Anton Giulio Mancino e uscita di recente per Baldini & Castoldi. A dialogare con Donaggio e Mancino a Palazzo Badini sarà Roberto Calabretto.
Tre saranno le anteprime nazionali in programma in Sala Grande a partire dalle 14:30: Les enfats terribles di Ahmet Necdet Cupur, una storia di conflitti generazionali nella Turchia di Erdoğan, la lotta di un fratello e una sorella per emanciparsi dalla famiglia, dai valori della tradizione e della religione e per affermare la propria libertà. Alle 16:15 The Black Mambas di Lena Karbe è un viaggio avventuroso nella quotidianità delle donne ranger del Parco Kruger in Sudafrica, tra difesa degli animali, emancipazione femminile e sfruttamento. La proiezione è seguita dall’incontro con la regista. Alle 18 è la volta di Ivan’s Land, il ritratto di un artista ucraino d’altri tempi, Ivan Prykhodko: i suoi dipinti rispecchiano un universo antico e semplice, legato alla tradizione contadina, alla natura e ai riti magici, che si ripetono al mutare delle stagioni. Interviene con un videomessaggio dall’Ucraina il regista Andrij Lysetskyj.
Parallelamente, alle 16:15 in Sala Pasolini c’è l’ultimo appuntamento della retrospettiva dedicata a Venezia, con Molecole (2020) di Andrea Segre, film nato dal lockdown, una situazione impossibile da prevedere, in una città fuori dall’ordinario. L’evento finale della retrospettiva sul colonialismo e post-colonialismo è la proiezione del film muto Siliva Zulu, con la colonna sonora composta e registrata per l’occasione da Bruno Cesselli, pianista, compositore e arrangiatorefra i più conosciuti ed apprezzati in ambito jazzistico. Tra antropologia e stereotipi, il film del 1927 restituisce un’immagine degli Zulu con gli occhi del regista ed esploratore italiano Attilio Gatti, intreccia elementi antropologici a fantasie di stregoneria e tradimenti.
La giornata prevede anche due appuntamenti per addetti ai lavori: Docs To The Box (Office) alle 10 in Sala Ellero a Palazzo Badini, sulla distribuzione del documentario e le sue specificità. Quali gli esempi più virtuosi a livello nazionale? Come esportare questi modelli? Intervengono Gaia Brauzi, Distribuzione theatrical OpenDDB | Distribuzioni dal Basso, Maud Corino, responsabile Distribuzione ZaLab, Simona Malagoli, direttrice operativa Wanted Distribuzione e Alessandro Tiberio,fondatore e amministratore Valmyn Distribuzione. A seguire Nord/Est/Doc/Camp: una nuova proposta per il mondo del documentario che unisce le forze del Pordenone Docs Fest e Trento Film Festival, radicati su un territorio cinematograficamente sempre più creativo e vitale, per offrire consulenza e sostegno a progetti in fase di finalizzazione: un itinerario a tappe fra Friuli, Trentino e Veneto, per accompagnare film prodotti nel Nordest o che hanno il Triveneto come tema o sfondo. Intervengono Sergio Fant, responsabile programma cinematografico Trento Film Festival e Riccardo Costantini, curatore del Pordenone Docs Fest.
Alle 19:30, in collaborazione con Birra Galassia e Banshi, c’è l’ultimo degli aperitivi concerto con il jazz energico e inebriante di Social Jazz Bontuto Arkestra, nel piazzale antistante al cinema.