Chiesa
Alcide De Gasperi: chiusa l’inchiesta diocesana a Roma. Card. Reina, “esercitò la politica con senso di giustizia e rettitudine”

“La storia della Chiesa è costellata di figure che hanno lasciato una scia luminosa dietro di loro. Fra di esse spicca la figura del Servo di Dio Alcide De Gasperi”. Lo ha dichiarato il card. Baldassare Reina, vicario generale per la diocesi di Roma, intervenendo venerdì 28 febbraio alla sessione di chiusura dell’inchiesta diocesana sulle virtù eroiche dello statista trentino: “La sua eredità politica non si esaurisce nella ricostruzione post-bellica, ma si estende al consolidamento delle istituzioni democratiche e alla costruzione dell’Europa unita”.
Il cardinale ha sottolineato come la fede abbia ispirato ogni sua scelta: “Esercitò la politica con senso di giustizia e rettitudine. Non cercò mai il potere per interesse personale, ma lo intese come servizio alla nazione, sempre guidato da una profonda spiritualità e da un forte senso del bene comune”.
Reina ha ricordato che la sua vita fu caratterizzata anche da sofferenze e difficoltà: “Perseguitato dal fascismo, visse anni di precarietà economica e trovò rifugio nella Biblioteca apostolica vaticana, dove approfondì il suo pensiero e rafforzò il suo impegno per un cattolicesimo politico rinnovato”.
“De Gasperi comprese che la cooperazione tra gli Stati europei era la chiave per garantire pace e stabilità” ha continuato il card. Baldassare Reina. “La sua visione dell’Europa, fondata sulla collaborazione tra i popoli, era un’alternativa forte e lungimirante alle divisioni nazionalistiche che avevano segnato il continente”.
Il cardinale ha ribadito la presenza della fede nella vita dello statista e come la sua azione politica fosse guidata dalla convinzione che il bene comune fosse l’obiettivo primario: “La politica per lui non era esercizio di potere, ma missione di servizio. Ogni sua scelta fu ispirata dal desiderio di costruire una società giusta e solidale”.
Reina ha anche citato il rapporto dello statista con la Chiesa: “Viveva la fede con coerenza, senza ostentazioni, nutrita quotidianamente con la preghiera e la meditazione. La sua azione è stata definita ‘profetica, sacerdotale e regale’, perché seppe incarnare i valori cristiani nel servizio alla comunità”. Il cardinale ha infine ribadito il valore attuale della sua testimonianza: “L’integrazione europea, la giustizia sociale e il dialogo politico erano per lui elementi inscindibili. Il suo esempio di integrità e responsabilità resta un faro per chiunque voglia costruire una politica orientata al bene comune”.
Il vicario generale ha poi espresso l’auspicio che “la Chiesa possa presto riconoscere l’eroicità delle sue virtù, affinché il suo esempio possa continuare a ispirare chiunque si impegni per il bene comune”.