Pordenone
Ciriani sindaco per altri cinque anni
Netta affermazione al primo turno con il 65%. "Certificato il buon lavoro fatto"
Ringrazio mia moglie e i miei figli che hanno fatto sacrifici e non mi hanno fatto mancare il loro sostegno. E ringrazio i candidati, spina dorsale della nostra azione. Tutti hanno speso energie per questa campagna. Infine, un ringraziamento va alla città perché l’esito è la certificazione di una buona amministrazione”. E’ un Alessandro Ciriani visibilmente commosso quello che ha riconquistato, alla guida di una coalizione di centrodestra, la poltrona di primo cittadino del capoluogo, doppiando il suo principale avversario (65% a 30%) Gianni Zanolin, alfiere del centrosinistra. “In questi anni – sottolinea il riconfermato sindaco – ci sono stati troppi scontri, il clima è stato talvolta avvelenato. Se ci fossimo confrontati più sul merito anche la città avrebbe risposto in modo diverso. Abbiamo lavorato bene e la provvista per i prossimi cinque anni a disposizione per migliorare la città sarà addirittura superiore. Quello che più mi interessa (e si tratta di un messaggio alla coalizione) è che questa comunità umana continui a essere coesa e unita perché per cinque anni avremo gli occhi puntati per vedere che ciò che abbiamo detto non siano promesse elettorali”.Ciriani traccia un’analisi del risultato perentorio che lo ha confermato nuovo sindaco del capoluogo del Friuli Occidentale. “Si tratta di un risultato netto che gratifica la coalizione e il sindaco; significa, pertanto, che il lavoro svolto in questi cinque anni è stato apprezzato dai cittadini. Dispiace il dato dell’affluenza, piuttosto basso. La giustificazione è in parte di carattere politico: i sindaci, in questa fase storica, vivono l’allontanamento dei cittadini verso la politica, nonostante questa sia un’istituzione di prossimità, un ente che amministra”. “Un’altra questione – aggiunge – riguarda il fatto che nelle città dove si respirava un vento favorevole, questo ha tenuto lontano sia gli elettori di centrosinistra che di centrodestra, che hanno dato per scontato il risultato. E’ un dato, però, che amareggia, perché vuol dire che ci sono persone che, invece di partecipare alle scelte che incidono sulla loro vita, preferiscono stare alla finestra”. Ed è proprio partendo da queste considerazioni che il sindaco si ripromette di lavorare subito per recuperare la fiducia di questi elettori, perché Pordenone sarà oggetto di grandi trasformazioni. “Come ho detto in campagna elettorale ci sono i soldi, i finanziamenti, i progetti per continuare quest’opera di riqualificazione della città e quindi sarà necessario coinvolgere i cittadini anche per avere un indirizzo chiaro su come si vuole dare una svolta a questa città. Non ci sono obiettivi da cui partire, tipo classici primi cento giorni, perché c’è una continuità amministrativa. Anche oggi, infatti, ho riunito la giunta. Da parte nostra, continueremo a lavorare sodo, dal momento che la carne al fuoco è davvero tanta e dobbiamo cercare di non farla bruciare”.