Venerdì 19 dicembre “Mani in arte 2” presenta “i-Dea” la nuova scultura di Mauro Fornasier di Ortoteatro

Il 19 dicembre alle 14 si terrà il momento della scopertura dell’opera del progetto Mani In Arte 2, realizzato da Ortoteatro con le aziende Latofres, La Maddalena e le cooperative sociali FAI e Piccolo Principe, con il contributo della regione FVG. L’arte nasce da un’idea: un atto immateriale che precede la forma, orienta il gesto e rende possibile la trasformazione della materia. È a partire da questo principio che prende avvio l’inaugurazione di “i-Dea”, la nuova scultura di Mauro Fornasier di Ortoteatro ospitata da Latofres, partner d’eccellenza del progetto.

L’opera mette in relazione il pensiero creativo e il processo produttivo, evidenziando come anche nella meccanica di precisione l’idea rappresenti il primo e fondamentale elemento di ogni realizzazione. “i-Dea” diventa così un segno visibile di un percorso che unisce arte, industria e responsabilità ambientale, traducendo l’impegno per una produzione sostenibile in valore culturale condiviso.

La cerimonia inaugurale sarà alla presenza di Stefano Pezzutti, Amministratore di Latofres, e della Responsabile Hr e Accounting, dott.ssa Elisa Manzato cheha sostenuto fortemente il progettofacendolo rientrare nelle politiche di Bilancio di sostenibilità 2025/2026. A conferma del coinvolgimento aziendale sono state invitate tutte le maestranze con l’obiettivo coinvolgere e condividere valori e etica del progetto. Accanto a loro saranno presenti Fabio Scaramucci di Ortoteatro, Roberta Tossutto, del Consiglio di Presidenza di Confcooperative, e una significativa delegazione delle cooperative sociali Coop FAI e Coop Piccolo Principe, a testimonianza del forte legame tra impresa, mondo cooperativo e dimensione sociale.

Mani in Arte 2 nasce per mettere in relazione due mondi che raramente dialogano in modo strutturato: quello delle imprese culturali e creative e quello delle imprese tradizionali. Un progetto che punta sulla contaminazione dei linguaggi e delle competenze, trasformando l’incontro tra arte e produzione in un’opportunità di valorizzazione reciproca. Con Ortoteatro il progetto compie un passo ulteriore, aprendo una terza e decisiva sfida: portare questa progettualità nel campo sociale, coinvolgendo persone in situazione di fragilità e ampliando l’impatto dell’iniziativa oltre la dimensione culturale ed economica.

Tre sono le direttrici su cui si sviluppa Mani in Arte 2.

La prima riguarda il dialogo tra artisti e imprese tradizionali. Attraverso percorsi di collaborazione, gli artisti interpretano l’identità, i valori e l’eccellenza delle aziende, dando vita a opere capaci di raccontarne la visione attraverso uno sguardo contemporaneo.

La seconda direttrice è l’arte come strumento di inclusione. Laboratori artistici realizzati in collaborazione con cooperative sociali coinvolgono persone con fragilità, trasformando l’esperienza creativa in occasione di partecipazione, espressione e crescita personale. L’arte diventa così un mezzo concreto di trasformazione, individuale e collettiva.

La terza azione è la creazione di una galleria d’arte a cielo aperto, un progetto in continua evoluzione che si arricchisce ogni anno di nuove opere e collaborazioni. Un patrimonio diffuso, accessibile e condiviso, che restituisce al territorio un racconto vivo dell’incontro tra cultura, impresa e comunità.