Cultura
Giornalismo: premio nazionale Ucsi, i vincitori
L’infanzia negata dalle guerre, il sostegno nella malattia, la didattica dell’inclusione, l’accoglienza senza barriere, l’imprenditoria virtuosa, la forza di un riscatto personale, un rifugio contro la violenza, la comunicazione contro l’emarginazione: questi i temi protagonisti dei premi e delle menzioni 2025 Un giornalismo coraggioso, che racconta aspetti difficili e dolorosi della società, ma anche le persone e le azioni per affrontarli e superarli.
Durante la cerimonia che si è tenuta sabato 20 dicembre a palazzo Barbieri, municipio di Verona, si è percepita una particolare intensità negli interventi di autorità, ospiti e giornaliste premiate: una condivisione sentita di valori fondamentali per una società armoniosa, civile, solidale.
Il sindaco Damiano Tommasi –accompagnato da Luisa Ceni assessora alle Politiche Sociali e Abitative, Terzo Settore e Ambito Territoriale Sociale (ATS) e Marta Ugolini assessora a cultura, turismo e spettacolo – ha introdotto, ringraziando «per la rinnovata presenza qui in sala Arazzi, che così si fa sede della riflessione che questo periodo induce. Siamo al termine dell’anno giubilare e della speranza e i valori del premio si riflettono in esso. Abbiamo sempre bisogno di leggere positività, fiducia, ripartenze dopo le difficoltà. E questo coraggio è molto femminile, vedi le premiate di questa edizione».
Un deciso richiamo a risollevare una certa decadenza etica è arrivato dal vescovo della città, Domenico Pompili, presidente della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali della CEI e delegato alle Comunicazioni sociali della CET – Conferenza Episcopale del Triveneto: «Il giornalismo è il sale della democrazia e comprendiamo perché oggi entrambi se la passino male, soprattutto il giornalismo di inchiesta: scarseggia la democrazia, prevalgono tendenze autocratiche, che lo trasformano in giornalismo “su richiesta”. Il premio UCSI invece consente di fare inchiesta, di far emergere l’aspetto più propositivo della realtà, con esempi che insegnano più di tante parole moraleggianti». E, in rappresentanza della Provincia, il consigliere Stefano Negrini ha elogiato la narrazione di «una verità vera, che viene raccontata, senza titoli ad effetto, ma con il cuore».
Stefano Filippi, già presidente UCSI Verona e da quest’anno presidente della giuria, ha ricordato «trentuno anni di storia, un traguardo invidiabile, a premiare l’intuizione di chi iniziò il premio e la dedizione di tutti quelli che l’hanno tenuto vivo e lo portano avanti». Lucio Fasoli, che da Filippi ha raccolto il testimone alla presidenza veronese, ha posto l’accento sull’impegno di «quante colleghe e colleghi, nel quotidiano, mettono per dare luce a storie di speranza; le 146 candidature di questa edizione, arrivate da tutta Italia, hanno ancora una volta stupito la giuria per la loro bellezza e autenticità. “Disarmiamo le parole e contribuiremo a disarmare la terra” è stato il messaggio di papa Francesco per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, ripreso da Leone XIV: quanto mai efficace ed attuale».
Fondazione Cattolica attribuisce i riconoscimenti principali a Stampa, TV e Radio; da quest’anno Giovanni Tessitore è il nuovo segretario generale. «Sosteniamo fin dalla sua nascita il premio – ha dichiarato – convinti che sia un segnale forte in un’epoca in cui è difficile comunicare senza gridare, coperta da troppi rumori di fondo. I fragili non cercano visibilità, dunque occorre empatia per avvicinarli senza pietismo. Con questo giornalismo si accendono luci dove c’è ombra e questo va premiato. Cattolica sostiene il premio, condividendo in pieno i valori».
Vincenzo Varagona presidente UCSI nazionale ha sottolineato con orgoglio l’identità del riconoscimento conferito dalla sezione veronese, «il più longevo dei nostri UCSI, a testimoniare la forza del giornalismo costruttivo, con sguardo autentico».
E alla lunga storia si è richiamata anche Maria Fiorenza Coppari, presidente Consiglio di disciplina ODG Veneto (rappresentato anche dalla consigliera Camilla Ferro): «Ho visto nascere il premio e con piacere condivido la gioia di questa trentunesima edizione, con i complimenti ai colleghi che lo hanno fatto crescere e reso solido. E auguri per quanto ancora si farà».
In sala anche i membri dell’UCSI Verona, UCSI Veneto – con il presidente Mimmo Vita – e UCSI Trento, che compongono la giuria. Per Fondazione Banca Popolare di Verona Piergiorgio Zingarlini della struttura Terzo Settore ed Enti Religiosi, per Athesis l’a.d. Andrea Pietro Faltracco e Guia Faccincani, figlia di Giuseppe, tra i fondatori del premio che lo commemora.
Agli interventi è seguita la cerimonia di assegnazione del premio Natale UCSI, nato a Verona nel 1994 e patrocinato dall’ODG nazionale dal 2014; è intitolato alla memoria del collega Giuseppe Faccincani (1923-1997), già presidente dei giornalisti cattolici della città scaligera e dell’Assostampa locale da lui costituita, consigliere regionale e nazionale ODG e CASAGIT, firma del quotidiano L’Arena.
Queste le vincitrici e le colleghe con menzione, accompagnate da motivazione della giuria:
Stampa (Fondazione Cattolica)
Premio
Michela Iaccarino (Famiglia Cristiana)
La guerra con gli occhi dei bambini
Viaggio a Sarajevo nell’unico museo al mondo dedicato all’infanzia nei conflitti. Un
reportage in cui oggetti familiari, purtroppo sempre più numerosi, diventano
coraggiosa denuncia di un orrore intollerabile.
Menzione
Anna Laura Folena (Giornale AIL VERONA)
Guarire per amare
La leucemia si combatte anche con un’appassionata testimonianza di amore per la
vita e un accorato invito a donare una parte di sé.
Tv (Fondazione Cattolica)
Premio
Laura Meda (èTvMarche)
La scuoletta delle mamme: “non solo Italiano, qui si impara molto di più”
Con immagini ricche di vitalità, racconta la storia di una maestra che insegna
italiano anche alle madri dei suoi alunni. Solidarietà e inclusione coinvolgono
decine di persone.
Menzione
Silvia Piasentini (Telepace Trento)
HandiCREA, la cooperativa che disegna città senza ostacoli
Dall’inesauribile forza di una persona gravemente disabile nasce un’iniziativa per
abbattere ogni forma di barriera che ostacola l’accoglienza.
Radio (Fondazione Cattolica)
Premio
Rita Pedditzi (Inviato speciale/Rai Radio1)
La speranza corre sul filo
La sartoria missionaria “Fili di speranza” di Ladispoli è l’esempio di un progetto di
imprenditorialità femminile che aiuta a ricucire tante vite lacerate e produce doni
creativi e utili.
Targa Athesis (Gruppo editoriale Athesis)
Caterina Aurora Malanetto (La Stampa – Stage Scuola di giornalismo di Perugia)
Pauline, fuggita per amore dal cuore dell’Africa: “La mia rinascita in una cucina di Barriera”
Racconto partecipe e sincero di un riscatto personale e sociale, che getta speranza
in un quartiere torinese attraversato da mille contraddizioni.
Genio della donna (Fondazione Banca Popolare di Verona)
Agnese Pellegrini (Credere)
Il velo e il casco, la mia libertà
Senza perdere la passione per le moto, suor Giulia Leone guida una casa dove le
donne violate possono trovare rifugio, fiducia e speranza nel futuro.
Giornalisti e società (Ufficio Comunicazione Sociali Conferenza Episcopale del Triveneto)
Lucia Capuzzi (Avvenire)
Con coraggio, insistenza e rischio personale si reca negli angoli più dimenticati del mondo per fare conoscere e rendere giustizia a chi viene emarginato dalla comunicazione di massa.
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Sezioni e sostenitori
Il premio Natale UCSI è patrocinato dall’UCSI nazionale, dal Comune di Verona, che rinnova anche quest’anno l’affiancamento, dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto.
Fondazione Cattolica attribuisce i riconoscimenti alla Stampa, TV e Radio per il migliore articolo pubblicato su quotidiani, periodici o testate online regolarmente registrate e al miglior servizio televisivo e radiofonico.
Fondazione Banca Popolare di Verona assegna il premio speciale Genio della donna.
Gruppo editoriale Athesis con la Targa Athesis valorizza i giovani talenti.
L’Ufficio Comunicazione Sociali della Conferenza Episcopale del Triveneto (CET) consegna il riconoscimento speciale della giuria “Giornalisti e società: la professione giornalistica al servizio dell’uomo”.
Come partner tecnici, alla Cantina Valpolicella di Negrar, eccellenza vitivinicola veronese, e alla tipografia La Grafica Editrice, quest’anno si aggiungono aziende importanti del territorio: Forno Bonomi, fondato come panificio nel 1850 e attualmente azienda con 220 dipendenti – di cui il 90% locali – a garantire un ciclo produttivo continuo, alimentato da fonti 100% rinnovabili, dalla quota export mondiale del 60%, e Altromercato, che da 35 anni favorisce il mercato equo solidale, guardando ai diritti dei lavoratori e alla custodia della terra: nata nel 1988, è oggi la principale realtà di Commercio Equo e Solidale in Italia.
