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Finale di Coppa Italia: la Sanvitese sfida la Juventina Sant’Andrea
Tutto pronto per la finale di Coppa Eccellenza che vedrà affrontarsi Juventina e Sanvitese sul campo “Simonetti” di Gemona, con calcio d’inizio alle 15. Una sfida che assegnerà il trofeo in un’edizione segnata da una novità destinata a far discutere: la competizione non porta più il nome di Diego Meroi, storico “Patriarca” del calcio regionale, figura centrale dal 1958 al 1992 e legata a una stagione irripetibile culminata con due Coppe Barassi consecutive. Dopo tredici anni, il trofeo cambia identità e diventa ufficialmente “Coppa Italia Bluenergy”, frutto dell’accordo tra la Lnd regionale e la multiutility friulana. Un segno dei tempi, tra esigenze economiche e memoria storica che inevitabilmente si intrecciano. La finale arriva in un momento chiave anche per il campionato di Eccellenza, che ha appena archiviato il girone d’andata. In vetta alla classifica c’è l’UFM con 38 punti, squadra più continua e solida della prima parte di stagione: undici vittorie e una sola sconfitta raccontano la forza del gruppo di Zanuttig. Alle spalle della capolista inseguono LME e Tamai, appaiate a quota 32, mentre la Juventina è quinta con 29 punti ma si distingue per un dato significativo: soltanto due sconfitte, seconda miglior statistica del torneo. Il Fontanafredda chiude l’andata con un primato meno invidiabile ma indicativo del proprio percorso: dieci pareggi in diciassette gare, più di chiunque altro, seguito dalla Sanvitese con nove. Sul fronte delle vittorie, quattro squadre si fermano a quota una: Pro Gorizia, Chiarbola Ponziana, Fontanafredda e Codroipo. La Pro Gorizia, fanalino di coda, paga soprattutto le tredici sconfitte accumulate. I numeri dei reparti completano il quadro. Il miglior attacco è quello del Kras Repen con 30 reti, davanti a Tamai, LME e Muggia. All’opposto, la Pro Gorizia fatica a trovare la via del gol con appena sette centri. La difesa più solida è quella dell’UFM, con soli dieci gol subiti, seguita da Sanvitese, LME e Pro Fagagna. In difficoltà invece Chiarbola Ponziana, Rive Flaibano e Forum Julii, che chiudono l’andata con le retroguardie più battute.
